Coordinate ellittiche

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Coordinate ellittiche
Coordinate ellittiche

Le coordinate ellittiche sono coordinate curvilinee ortogonali per lo spazio vettoriale tridimensionale. Esse vengono definite facendo riferimento a due punti localizzati mediante terne coordinate cartesiane come A=(0,0,-a) e B=(0,0,a). Per definirle si fa riferimento alla distanza R = 2a e alle due distanze del generico punto P dai punti A e B che denotiamo rispettivamente con rA e rB. Adottiamo quindi le coordinate

μ:=rA+rBR
ν:=rArBR
ϕ angolo formato dal piano PAB con il piano y = 0

Queste coordinate hanno i seguenti campi di variabilità

1μ<+1ν+10ϕ<2π .

Le espressioni delle coordinate cartesiane a partire dalle ellittiche sono

x=a(μ21)(1ν2)cosϕ
y=a(μ21)(1ν2)sinϕ
z=aμν .

Le superfici relative a valori fissati di μ sono ellissoidi di rotazione aventi i fuochi in A e B, quelle relative a valori fissati di ν sono iperboloidi di rotazione aventi i fuochi in A e B e le superfici relative a valori fissati di φ sono semipiani definiti dall'asse delle z.

Per il volume infinitesimale si ha

dV=a3(μ2ν2)dμdνdϕ .

Per l'operatore di Laplace

2=1a2(μ2ν2)

{μ[(μ21)μ]+ν[(1ν2)ν]+μ2ν2(μ21)(1ν2)2ϕ2}

Le coordinate ellittiche risultano vantaggiose per lo studio di sistemi fisici che presentano due corpi puntiformi che si mantengono a distanza costante (2a). In particolare esse facilitano la trattazione quantistica dello ione H2+.

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