Convenzione di Denavit-Hartenberg

Da testwiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sistema di riferimento ai giunti secondo la convenzione di Denavit-Hartenberg

La convenzione di Denavit-Hartenberg, abbreviata anche in D-H, è spesso usata per scegliere i sistemi di riferimento utilizzati in applicazioni robotiche introdotto da Jacques Denavit e Richard S. Hartenberg. Essa fa sì che una trasformazione geometrica possa essere rappresentata nello spazio euclideo tridimensionale con il numero minimo di parametri, ovvero quattro.

In tale convenzione ogni trasformazione omogenea è rappresentata dal prodotto di quattro trasformazioni base.

Parametri di Denavit-Hartenberg

I quattro parametri in grado di descrivere la trasformazione sono definiti come segue. Considerando due giunti consecutivi:

  • l'asse Zn1 si sceglie coincidente con l'asse del giunto i1, l'asse Zn coincidente con l'asse del giunto i;
  • l'asse Xn1 può essere scelto liberamente, ma è conveniente porlo in direzione del giunto successivo, e si interseca con Zn1 in corrispondenza del centro del giunto i1 (scelto come origine); l'asse Xn corre lungo la normale comune fra gli assi Zn1 e Zn;
  • gli assi Yn1 e Yn sono scelti in modo da completare le rispettive terne levogire.

La trasformazione è allora descritta da quattro parametri di Denavit-Hartenberg[1]:

  • d: distanza dell'asse Zn1 dalla normale comune; nel caso vi siano infinite normali comuni (assi Zn e Zn1 paralleli) si sceglierà il valore di d più conveniente;
  • θ: l'angolo di rotazione intorno all'asse Zn1 necessario per allineare Xn1 con Xn;
  • a (a volte indicato anche con r): distanza minima fra gli assi Zn1 e Zn;
  • α: l'angolo di rotazione intorno alla normale comune (ovvero attorno a Xn) per allineare l'asse Zn1a Zn.

Si può notare che l'asse Xn è perpendicolare sia all'asse Zn1 che all'asse Zn e interseca entrambi.

Trasformazione di coordinate

Ogni coppia braccio-giunto si può descrivere come un'operazione di trasformazione di coordinate fra i due sistemi di riferimento associati ai giunti. Se si sceglie di orientare l'asse Xn lungo la normale comune fra gli assi Zn1 e Zn, la matrice di trasformazione è definita come una serie di due rototraslazioni consecutive:

n1Tn=Transzn1(dn)Rotzn1(θn)Transxn(rn)Rotxn(αn)

dove:

Transzn1(dn)=(10000100001dn0001)
Rotzn1(θn)=(cosθnsinθn00sinθncosθn0000100001)
Transxn(rn)=(100rn010000100001)
Rotxn(αn)=(10000cosαnsinαn00sinαncosαn00001)

Da qui si ricava la matrice di trasformazione completa:

n1Tn=(cosθnsinθncosαnsinθnsinαnrncosθnsinθncosθncosαncosθnsinαnrnsinθn0sinαncosαndn0001)

Note

Bibliografia

Altri progetti

Template:Interprogetto

Template:Portale