Castrilanthemum debeauxii

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Castrilanthemum debeauxii (Degen, Hervier & E.Rev.) Vogt & Oberpr., 1996 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (clade Eurasian grade) e sottotribù Leucanthemopsidinae. Castrilanthemum debeauxii è anche l'unica specie del genere Castrilanthemum Vogt & Oberpr., 1996.[1][2][3][4]

Etimologia

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Árpád von Degen (1866-1934), Gabriel Marie Joseph Hervier-Basson (1846-1900), Elisée Reverchon (1835–1914), Robert M. Vogt (1957-) e Christoph Oberprieler (1964-) nella pubblicazione " Anales del Jardin Botánico de Madrid" ( Anales Jard. Bot. Madrid 54(1): 342) del 1996.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione

Portamento. La specie di questa voce è annuale con habitus di tipo erbaceo. L'indumento è formato da peli medifissi.[6][7][8][4][9][10]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o raramente ramosa.

Foglie. Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alternato, con lamina lobata (1-2-pennatosetta) e bordi seghettati o dentati.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini solitari. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a meniscoidi, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte a consistenza erbacea e ampi margini scariosi bruni, sono disposte in modo più o meno embricato su 4 serie. Il ricettacolo, convesso, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono femminili, fertili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa); a volte possono essere neutri;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi e fertili.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è bianco;
  • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è giallo con lobi rossastri.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; il collare filamentare è a balaustra. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. La forma è obovoide a sezione trasversale rotonda. I lati sono percorsi da 10 coste longitudinali. L'apice marginale del frutto è arrotondato. Il pericarpo possiede delle cellule mucillaginifere lungo le coste, ma senza sacchi resinosi.

Biologia

Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

La specie di questa voce è distribuita in Spagna.[3]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

l gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Castrilanthemum (insieme alla sottotribù Leucanthemopsidinae) è incluso nel clade Eurasian grade.[4].

I caratteri distintivi della specie Castrilanthemum debeauxii sono:[10]

  • l'indumento è formato da peli medifissi;
  • le brattee dell'involucro hanno dei margini scariosi bruni;
  • gli acheni hanno delle cellule mucillaginifere.

Il numero cromosomico della specie è: 2n = 18.[10]

Tempi di divergenza in base all'"orologio molecolare": 5,5 milioni di anni fa.[15]

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Pyrethrum debeauxii Degen, Hervier & E.Rev.
  • Pyrethrum debeauxianum Gand.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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