Autoionizzazione molecolare

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L'autoionizzazione molecolare (o autoionizzazione) è la reazione tra molecole della stessa sostanza che produce ioni. Se un liquido puro si dissocia parzialmente in ioni, si dice essere auto-ionizzante.[1] Il numero di ossidazione di tutti gli atomi in tali reazioni rimane invariato. L'autoionizzazione può essere protica (trasferimento Template:Chem), o non-protica.

Esempi

Solventi protici

I solventi protici spesso subiscono autoionizzazione:

2 Template:Chem Template:Chem + Template:Chem L'autoionizzazione dell'acqua è conosciuta molto bene, a motivo delle sue implicazioni per la chimica acido-base di soluzioni acquose.
3 Template:Chem [[Fluoronio|Template:Chem]] + Template:Chem [1] Qui il trasferimento di protoni tra due HF combina con omoassociazione di Template:Chem e un terzo Template:Chem per formare Template:Chem.
2 Template:Chem Template:Chem + Template:Chem Vedi figura accanto.
Struttura del pentacloruro di fosforo solido, autoionizza in PCl4+ e PCl6-.[2]

Template:Clear

Solventi non-protici

Anche i solventi non protici subiscono in misura minore autoionizzazione:

Template:Chem [[Nitrosonio|Template:Chem]] + [[Nitrato|Template:Chem]][1]

Chimica di coordinazione

L'autoionizzazione non è limitata a liquidi o solidi puri. Le soluzioni di complessi metallici esibiscono questa proprietà.

Per esempio, composti del tipo FeX2(terpiridina) sono instabili per l'autoionizzazione producendo ioni del tipo [Fe(terpiridina)2]2+[FeX4]2−.[3]

Note

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 Template:Cita libro
  2. Template:Cita pubblicazione
  3. Kamata, K.; Suzuki, A.; Nakai, Y.; Nakazawa, H., "Catalytic Hydrosilylation of Alkenes by Iron Complexes Containing Terpyridine Derivatives as Ancillary Ligands", Organometallics 2012, 31, 3825-3828. Template:DOI

Voci correlate

Template:Portale