Alfabeto siddham

Da testwiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Storia alfabeto

Il siddham o più precisamente siddhaṃ (sanscrito सिद्धं, "compiuto" o "perfezionato"; སིད་དྷཾ།; Template:Cinese; Template:Lang-ja, Template:Nihongo2; cinese medio (Baxter-Sagart): sit-dom mjun-dziH), noto anche nella sua forma evoluta successivamente come siddhamātṛkā,[1] è il nome di un alfabeto dell'India settentrionale usato per scrivere il sanscrito durante il periodo ca. 600-1200 d.C. Deriva dalla scrittura Brahmi attraverso la scrittura Gupta, che diede origine anche all'alfabeto devanagari come pure a numerose altre scritture asiatiche come l'alfabeto tibetano. C'è qualche confusione sull'ortografia: siddhāṃ e siddhaṃ sono entrambi comuni, ma la forma corretta è siddhaṃ. L'alfabeto è un affinamento di quello utilizzato durante l'impero Gupta indiano. Il nome derivò dalla pratica di scrivere la parola siddhaṃ, o siddhir astu ("che ci sia la perfezione") in testa ai documenti.

Il siddhaṃ è un'abugida o alfasillabario piuttosto che un alfabeto, perché ciascun carattere indica una sillaba, ma non include ogni possibile sillaba. Se non è presente nessun altro segno, allora si assume la "a" breve. I segni diacritici indicano le altre vocali, la nasale pura (anusvara) e la vocale aspirata (visarga). Un segno speciale (virama) può essere usato per indicare che la lettera sta da sola senza vocale, che accade a volte alla fine delle parole sanscrite. Vedi i collegamenti sotto per gli esempi.

Storia

Manoscritto siddhaṃ del Sūtra del Cuore. Biblioteca nazionale di Francia.
Un primo manoscritto siddhaṃ, datato alla prima metà del VI secolo (il cosiddetto "Manoscritto su foglia di palma di Horiuzi" ["Horiuzi Palm-leaf MSS"] conservato nel monastero di Hōryū-ji, Giappone). Contiene il testo sanscrito del Sūtra del Cuore e dello Uṣṇīṣa Vijaya Dhāraṇī. La riga finale è un alfasillabario siddhaṃ.
L'uso cinese dell'alfabeto siddhaṃ per il Pratisara Mantra, dalla dinastia Tang posteriore. 927 a.C.

Molti dei testi buddhisti che furono portati in Cina lungo la Via della Seta furono scritti usando una versione dell'alfabeto siddhaṃ. Questo continuò ad evolvere, e variazioni minori si vedono lungo il tempo e in regioni diverse. Aspetto importante, esso fu usato per trasmettere i testi dei tantra buddhisti. Al tempo era infatti considerato importante preservare la pronuncia dei mantra e il cinese non era adatto per scrivere i suoni del sanscrito. Questo portò al mantenimento dell'alfabeto siddhaṃ in Asia orientale. La pratica di scrivere usando il siddhaṃ sopravvisse in Asia orientale dove persistette il Buddhismo tantrico.

Kūkai introdusse l'alfabeto siddhaṃ in Giappone quando ritornò in Cina nell'806, dove studiò il sanscrito con monaci formati a Nālandā, compreso uno noto come Prajñā. Verso il periodo in cui Kūkai imparò questo alfabeto, le rotte commerciali e di pellegrinaggio via terra verso l'India, erano chiuse a causa dell'espansione dell'Impero islamico degli Abbasidi.

In Giappone la scrittura dei mantra e la copia dei sutra usando l'alfabeto siddhaṃ sono ancora praticati nelle scuole esoteriche buddhiste dello Shingon e del Tendai nonché nella setta sincretica dello Shugendō. I caratteri sono conosciuti come Template:Nihongo o Template:Nihongo. L'edizione Taisho del Tripiṭaka cinese preserva i caratteri siddhaṃ per la maggior parte dei mantra e i Buddhisti coreani scrivono ancora le sillabe seminali in una forma modificata di siddhaṃ. Una recente innovazione è la scrittura di slogan in lingua giapponese sulle magliette usando il Bonji. Il siddhaṃ giapponese si è evoluto dall'alfabeto originale usato per scrivere i sūtra ed ora è alquanto diverso dall'antico alfabeto.

È più tipico vedere il siddhaṃ scritto con pennelli come la scrittura cinese, e si scrive anche con una penna di bambù; in Giappone, si usa un pennello speciale chiamato Template:Nihongo per la calligrafia siddhaṃ formale.

A metà del IX secolo, la Cina sperimentò una serie di epurazioni delle "religioni straniere", tagliando così il Giappone fuori dalle fonti dei testi siddhaṃ. Con il tempo, altri alfabeti, particolarmente il devanagari, sostituirono il siddhaṃ in India, lasciando l'Asia orientale come l'unica regione dove si usa questo alfabeto.

Alfabeto

Vocali

Forma indipendente Romanizzato Come diacritico con Template:Simbolo Forma indipendente Romanizzato Come diacritico con Template:Simbolo
Template:Simbolo a Template:Simbolo Template:Simbolo ā Template:Simbolo
Template:Simbolo i Template:Simbolo Template:Simbolo ī Template:Simbolo
Template:Simbolo u Template:Simbolo Template:Simbolo ū Template:Simbolo
Template:Simbolo e Template:Simbolo Template:Simbolo ai Template:Simbolo
Template:Simbolo o Template:Simbolo Template:Simbolo au Template:Simbolo
Template:Simbolo aṃ Template:Simbolo Template:Simbolo aḥ Template:Simbolo
Forma indipendente Romanizzato Come diacritico con Template:Simbolo Forma indipendente Romanizzato Come diacritico con Template:Simbolo
Template:Simbolo Template:Simbolo Template:Simbolo
Template:Simbolo Template:Simbolo
Forme alternative
Template:Simbolo ā Template:Simbolo i Template:Simbolo i Template:Simbolo ī Template:Simbolo ī Template:Simbolo u Template:Simbolo ū Template:Simbolo o Template:Simbolo au Template:Simbolo aṃ

Consonanti

Occlusive Approssimanti Fricative
Tenui Aspirate Sonore Sonore aspirate Nasali
Glottidali Template:Simbolo h
Velari Template:Simbolo k Template:Simbolo kh Template:Simbolo g Template:Simbolo gh Template:Simbolo
Palatali Template:Simbolo c Template:Simbolo ch Template:Simbolo j Template:Simbolo |jh Template:Simbolo ñ Template:Simbolo y Template:Simbolo ś
Retroflesse Template:Simbolo Template:Simbolo ṭh Template:Simbolo Template:Simbolo ḍh Template:Simbolo Template:Simbolo r Template:Simbolo
Dentali Template:Simbolo t Template:Simbolo th Template:Simbolo d Template:Simbolo dh Template:Simbolo n Template:Simbolo l Template:Simbolo s
Bilabiali Template:Simbolo p Template:Simbolo ph Template:Simbolo b Template:Simbolo bh Template:Simbolo m
Labiodentali Template:Simbolo v
Combinazioni nell'alfabeto
Template:Simbolo kṣ Template:Simbolo aṃ
Forme alternative
Template:Simbolo ch Template:Simbolo j Template:Simbolo ñ Template:Simbolo Template:Simbolo ṭh Template:Simbolo ḍh Template:Simbolo ḍh Template:Simbolo Template:Simbolo Template:Simbolo th Template:Simbolo th Template:Simbolo dh Template:Simbolo n Template:Simbolo m Template:Simbolo ś Template:Simbolo ś Template:Simbolo v

Combinazioni

Alfabeto siddhaṃ di Kūkai (774–835)
kkṣ -ya -ra -la -va -ma -na
Template:Simbolo k Template:Simbolo kya Template:Simbolo kra Template:Simbolo kla Template:Simbolo kva Template:Simbolo kma Template:Simbolo kna
Template:Simbolo rk Template:Simbolo rkya Template:Simbolo rkra Template:Simbolo rkla Template:Simbolo rkva Template:Simbolo rkma Template:Simbolo rkna
Template:Simbolo kh
    totale 68 righe.
  • ↑ Le combinazioni che contengono lettere doppie adiacente dovrebbero essere cancellate in questa tabella。
Template:Simbolo ṅka Template:Simbolo ṅkha Template:Simbolo ṅga Template:Simbolo ṅgha
Template:Simbolo ñca Template:Simbolo ñcha Template:Simbolo ñja Template:Simbolo ñjha
Template:Simbolo ṇṭa Template:Simbolo ṇṭha Template:Simbolo ṇḍa Template:Simbolo ṇḍha
Template:Simbolo nta Template:Simbolo ntha Template:Simbolo nda Template:Simbolo ndha
Template:Simbolo mpa Template:Simbolo mpha Template:Simbolo mba Template:Simbolo mbha
Template:Simbolo ṅya Template:Simbolo ṅra Template:Simbolo ṅla Template:Simbolo ṅva
Template:Simbolo ṅśa Template:Simbolo ṅṣa Template:Simbolo ṅsa Template:Simbolo ṅha Template:Simbolo ṅkṣa
Template:Simbolo ska Template:Simbolo skha Template:Simbolo dga Template:Simbolo dgha Template:Simbolo ṅktra
Template:Simbolo vca/bca Template:Simbolo vcha/bcha Template:Simbolo vja/bja Template:Simbolo vjha/bjha Template:Simbolo jña
Template:Simbolo ṣṭa Template:Simbolo ṣṭha Template:Simbolo dḍa Template:Simbolo dḍha Template:Simbolo ṣṇa
Template:Simbolo sta Template:Simbolo stha Template:Simbolo vda/bda Template:Simbolo vdha/bdha Template:Simbolo rtsna
Template:Simbolo spa Template:Simbolo spha Template:Simbolo dba Template:Simbolo dbha Template:Simbolo rkṣma
Template:Simbolo rkṣvya Template:Simbolo rkṣvrya Template:Simbolo lta Template:Simbolo tkva
Template:Simbolo ṭśa Template:Simbolo ṭṣa Template:Simbolo sha Template:Simbolo bkṣa
Template:Simbolo pta Template:Simbolo ṭka Template:Simbolo dsva Template:Simbolo ṭṣchra
Template:Simbolo jja Template:Simbolo ṭṭa Template:Simbolo ṇṇa Template:Simbolo tta Template:Simbolo nna Template:Simbolo mma Template:Simbolo lla Template:Simbolo vva
Forme alternative di combinazione che contengono ṇ.
Template:Simbolo ṇṭa Template:Simbolo ṇṭha Template:Simbolo ṇḍa Template:Simbolo ṇḍha

Sillabe ṛ

Template:Simbolo kṛ Template:Simbolo khṛ Template:Simbolo gṛ Template:Simbolo hṛ Template:Simbolo ṅṛ Template:Simbolo cṛ Template:Simbolo chṛ Template:Simbolo jṛ Template:Simbolo |jhṛ Template:Simbolo ñṛ

Alcune sillabe campione

Template:Simbolo rka Template:Simbolo rkā Template:Simbolo rki Template:Simbolo rkī Template:Simbolo rku Template:Simbolo rkū Template:Simbolo rke Template:Simbolo rkai Template:Simbolo rko Template:Simbolo rkau Template:Simbolo rkaṃ Template:Simbolo rkaḥ
Template:Simbolo ṅka Template:Simbolo ṅkā Template:Simbolo ṅki Template:Simbolo ṅkī Template:Simbolo ṅku Template:Simbolo ṅkū Template:Simbolo ṅke Template:Simbolo ṅkai Template:Simbolo ṅko Template:Simbolo ṅkau Template:Simbolo ṅkaṃ Template:Simbolo ṅkaḥ

Caratteri tipografici siddhaṃ

Il siddhaṃ è ancora in gran parte un alfabeto manoscritto. Sono stati fatti alcuni sforzi per creare caratteri per computer, benché fino ad oggi nessuno di questi sia capace di riprodurre tutte le combinazioni consonantiche del siddhaṃ. In particolare, l'Associazione Cinese per i Testi Elettronici Buddhisti ha creato una serie di caratteri siddhaṃ per la loro versione elettronica del Taisho Tripiṭaka, anche se questo non contiene tutte le possibili combinazioni. Anche il software Mojikyo contiene caratteri per il siddham, ma divide il Siddham in diversi blocchi e ha bisogno di caratteri diversi per rendere un documento.

È stato inoltre prodotto un sistema di inserimento del siddhaṃ basato sulla serie di caratteri CBETA, Siddhamkey 3.0.

Unicode

Il siddhaṃ non è ancora codificato nella norma Unicode. Una proposta per codificare l'alfabeto è stata sviluppata da Anshuman Pandey presentata al Comitato Tecnico Unicode. Il blocco alfabetico è assegnato in via sperimentale all'intervallo U+11580-115FF, come risulta dalla guida dello SMP (Supplementary Multilingual Plane) di Unicode (SMP Roadmap).

Note

Bibliografia

  • Bonji Taikan (梵字大鑑). (Tōkyō: Meicho Fukyūkai, 1983).
  • Stevens, John. Sacred Calligraphy of the East. (Boston: Shambala, 1995).
  • Van Gulik, R.H. Siddham: An Essay on the History of Sanskrit Studies in China and Japan (New Delhi, Jayyed Press, 1981).
  • Yamasaki, Taikō. Shingon. Il buddhismo esoterico giapponese, traduzione e cura di Michel Gauvain (Roma: Astrolabio Ubaldini, 2015). ISBN 978-8834016961

Altri progetti

Template:Interprogetto

Collegamenti esterni

Template:Controllo di autorità