3-Glicidossipropiltrimetossisilano

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Template:O Template:Composto chimico Il 3-glicidossipropiltrimetossisilano è un composto chimico inorganico di formula C9H20O5Si.[1]

Caratteristiche strutturali e fisiche

In condizioni standard di temperatura e pressione, il composto si presenta come un liquido che va dall'incolore al giallo paglierino con un odore lievemente aromatico.[1]

L'entalpia di vaporizzazione del composto è pari a 51,8 ± 3,0 kJ/mol, mentre la refrattività molare si attesta a 59,0 ± 0,3 cm3 e la sua polarizzabilità è 23,4 ± 0.5 10-24 cm3. La costante di Henry per il composto risulta essere pari a 2,598 e-008 mol/atm·L.[2]

La temperatura d congelamento è pari a -97,8 °C.[1]

La densità relativa è di 1.07.[3]

La sostanza può dare origine a fumi che risultano più densi dell'aria e si propagano radenti al suolo e ad elevate temperature forma miscele esplosive con l'aria..[4]

Il composto presenta cinque accettori di legami a idrogeno.[3] L'area superficiale accessibile risulta pari a 49 Ų e gli atomi legati all'elemento stereogenico sono 9.[2]

Reattività e caratteristiche chimiche

Sulla base della struttura chimica non è un ossidante. La tensione di vapore del composto è pari a 0 Pa ad una temperatura di 25°C.[1]

Il composto risulta insolubile in acqua e miscibile in: cloroformio, acetonitrile (leggermente), alcoli, chetoni, idrocarburi alifatici, idrocarburi aromatici.

Può reagire con molecole epossidiche, fenoliche, poliestere e altre resine sintetiche ovvero legarsi al silicone.[3]

A contatto con l'acqua si degrada velocemente seguendo la reazione:

(OCHA3)A3Si(CA3HA6OCA3HA5O)+3HA2OSi(OH)A3(CA3HA6OCA3HA5O)+3CHA3OH

Il composto può reagire violentemente anche con agenti ossidanti e perossidi.

Decomponendosi può dare origine a composti pericolosi come ossidi di carbonio e ossidi di silicio.[4]

Tossicologia

Tossicologia

Il composto risulta mutageno delle cellule germinali, inoltre il prodotto può formare un polimero silossanico su pelle, occhi o nei polmoni.

Applicazioni

È stato il primo agente di accoppiamento a largo uso ed è in commercio da oltre 40 anni. Viene comunemente utilizzato in resine epossidiche, resine fenoliche, resine poliesteri e altri sistemi. Può inoltre essere utilizzato per la produzione di materiali compositi rinforzati a matrice polimerica al fine di aumentare la resistenza meccanica e all'umidità.[3]

Ulteriori applicazioni sono:[1][5]

  • intermedio nella produzione di composti chimici derivanti dal petrolio e di chimica fine
  • prodotto per il trattamento di superfici non metalliche
  • primer o additivo negli adesivi
  • primer o additivo nei sigillanti
  • adesivante nella produzione di plastiche rinforzate con fibra di vetro (es. utensili per la cucina e serbatoi)
  • rifinitura di prodotti in cuoio
  • nella produzione di semiconduttori e prodotti elettronici
  • come prodotto di rivestimento nell'industria automobilistica, tessile e di produzione della carta
  • nella produzione di sistemi fotovoltaici
  • come reagente da laboratorio

Impatto ambientale

Sulla base dei test previsti dalla Normativa (CE) n. 440/2008, allegato, C.4-A, il composto non risulta immediatamente biodegradabile, con un BOD pari a 370 mg/g.

La sostanza risulta essere nociva per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.[4]

A contatto con l'acqua la sua emivita è pari a 6,5 ore con pH 7 e ad un temperatura di 24.5°C.[6]

Note

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