Sistema di equazioni lineari

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Template:Nota disambigua In matematica, e in particolare in algebra lineare, un sistema di equazioni lineari, anche detto sistema lineare, è un sistema composto da più equazioni lineari che devono essere verificate tutte contemporaneamente. Una soluzione del sistema è un vettore i cui elementi sono le soluzioni delle equazioni che compongono il sistema, ovvero tali che se sostituiti alle incognite rendono le equazioni delle identità.

Definizione

Un sistema di equazioni lineari è un insieme di m equazioni lineari in n incognite, che può essere scritto nel modo seguente:[1][2]

{a1,1x1+a1,2x2++a1,nxn=b1a2,1x1+a2,2x2++a2,nxn=b2am,1x1+am,2x2++am,nxn=bm

Il numero n delle incognite è detto anche ordine del sistema.

Se i termini noti bi sono tutti nulli il sistema è detto omogeneo.

Una n-upla (x1,,xn) di elementi nel campo è una soluzione del sistema se soddisfa tutte le m equazioni.[3]

Due sistemi si dicono equivalenti se hanno lo stesso insieme di soluzioni. In particolare, due sistemi lineari sono equivalenti se ogni equazione di uno è combinazione lineare delle equazioni dell'altro.[4]

Forma matriciale

In notazione indiciale il sistema si scrive:

jnaijxj=bi

Definendo i vettori dei coefficienti:

𝐚i(ai1ain)

e il vettore degli m termini noti:

𝐛(b1bm)

il sistema è equivalente alla combinazione lineare:[1]

inaixi=𝐛

Definendo 𝐱 il vettore delle n incognite:

𝐱(x1xn)

ciascuna equazione è equivalente ad un prodotto scalare standard:[5]

𝐚1𝐱=b1
𝐚m𝐱=bm

Se il sistema è omogeneo il vettore delle incognite è quindi ortogonale ai vettori dei coefficienti.

Usando le matrici ed il prodotto scalare fra matrici (prodotto riga per colonna) si possono separare i coefficienti, le incognite ed i termini noti del sistema, scrivendolo nel modo seguente:

(a11a12a1na21a22a2nam1am2amn)(x1x2xn)=(b1b2bm)

Ora seA è la matrice m×n dei coefficienti:

A(a1,1a1,nam,1am,n)

di cui in effetti 𝐚1,,𝐚n sono le colonne, con le definizioni del vettore delle incognite e di quello dei termini noti il sistema si scrive finalmente in forma matriciale:

A𝐱=𝐛

Matrice completa

Il sistema può essere descritto usando la matrice completa:

(A,𝐛)=(a1,1a1,nb1am,1am,nbm)

detta matrice associata al sistema. Essa è ottenuta dalla giustapposizione della matrice dei coefficienti e del vettore dei termini noti.

Le matrici A  e (A,𝐛) sono dette rispettivamente matrice incompleta (o matrice dei coefficienti) e completa (o orlata). I numeri x1,,xn sono le incognite, i numeri aij sono i coefficienti ed i numeri bi i termini noti. Coefficienti e termini noti sono elementi di un campo, ad esempio quello formato dai numeri reali o complessi.

Caratteristiche

Il grado di un sistema di equazioni polinomiali è definito come il prodotto dei gradi delle equazioni che lo compongono. Quindi un sistema lineare è un sistema polinomiale di primo grado.

In generale, un sistema lineare può essere:

  • Determinato, quando ha una sola soluzione.
  • Impossibile, quando non ha nessuna soluzione.
  • Indeterminato, quando ha infinite soluzioni.
  • Numerico, quando le soluzioni sono rappresentate da numeri.
  • Letterale, quando le soluzioni sono rappresentate da espressioni letterali.
  • Omogeneo, quando i termini noti sono tutti zero.

Se il campo K di appartenenza di coefficienti e termini noti di un sistema di ordine n è infinito, ci sono tre possibilità: esiste una sola soluzione, non ci sono soluzioni oppure ce ne sono infinite. Il teorema che asserisce questo fatto e che permette di stabilire se e quante soluzioni esistono senza risolvere il sistema è il teorema di Rouché-Capelli. Nel caso in cui esistano soluzioni, queste formano un sottospazio affine di Kn.

Il sistema omogeneo associato

Si consideri l'operazione lineare:

L(𝐱)=inxiAi

Il nucleo di L è lo spazio delle soluzioni del sistema omogeneo associato, mentre l'immagine è lo spazio generato dalle colonne A1,,An. Per il teorema del rango segue che la dimensione dello spazio delle soluzioni più il rango per colonne di A è pari ad n.

Essendo il vettore delle incognite ortogonale ai vettori riga della matrice dei coefficienti, lo spazio delle soluzioni è il complemento ortogonale del sottospazio generato dalle righe di A. La somma delle rispettive dimensioni deve pertanto essere pari ad n.

Dalle due affermazioni precedenti si conclude che il rango r per righe è pari al rango per colonne, e che lo spazio delle soluzioni ha dimensione nr.[5] Lo spazio delle soluzioni è dunque un sottospazio vettoriale di dimensione nρ(A).

Lo spazio delle soluzioni

Template:Vedi anche Il sistema ammette soluzione se e solo se il vettore 𝐛 è l'immagine del vettore 𝐱 ottenuta mediante l'applicazione lineare LA:KnKm definita nel seguente modo:

LA(𝐱)=A𝐱 

L'immagine di LA è generata dai vettori dati dalle colonne di A, e quindi 𝐛 è nell'immagine se e solo se lo span delle colonne di A contiene 𝐛, cioè se e solo se lo spazio generato dalle colonne di A è uguale allo spazio generato dalle colonne di (A|𝐛). In modo equivalente il sistema ammette soluzione se e solo se le due matrici abbiano lo stesso rango, come stabilisce il teorema di Rouché-Capelli.

Se esiste una soluzione 𝐱0, ogni altra soluzione si scrive come 𝐱0+𝐯, dove 𝐯 è una soluzione del sistema lineare omogeneo associato:[6]

A𝐯=0

Infatti:

A(𝐱0+𝐯)=A𝐱0+A𝐯=𝐛+𝟎=𝐛 

Lo spazio delle soluzioni, ottenuto traslando il nucleo con il vettore 𝐱0, è quindi il sottospazio affine dato da:

Sol(A,𝐛)=𝐱0+Sol(A,𝟎)

La dimensione dello spazio delle soluzioni del sistema completo è uguale alla dimensione dello spazio delle soluzioni del sistema omogeneo associato.[7] Per il teorema di Rouché-Capelli tale soluzione è unica se e solo se il rango della matrice A è n. Altrimenti se il campo K è infinito esistono infinite soluzioni, e queste formano un sottospazio vettoriale di Kn, avente come dimensione la nullità t=nrk(A) della matrice.

Strumenti per la risoluzione

Template:Vedi anche Dato un sistema lineare nella forma

A𝐱=𝐛

dove 𝐱 è il vettore colonna delle incognite, 𝐛 è il vettore colonna dei termini noti e A è la matrice dei coefficienti ed è quadrata e invertibile, la soluzione è unica ed è pari al prodotto:

A1𝐛

dove A1 è l'inversa di A. Il calcolo della matrice inversa è spesso complicato e oneroso dal punto di vista computazionale, ragion per cui un sistema lineare normalmente non viene risolto calcolando direttamente la matrice inversa.

Di grande importanza teorica per i sistemi lineari, ma non utilizzata in pratica per motivi simili, è la regola di Cramer.

Di uso generale per sistemi con migliaia di equazioni è invece il metodo di eliminazione di Gauss, che si basa sul metodo di riduzione.

Il metodo di riduzione

Il metodo di riduzione è specifico per i sistemi lineari. Il procedimento consiste nel sostituire una delle equazioni del sistema con una opportuna combinazione lineare di due equazioni del sistema stesso, ottenendo un sistema equivalente a quello dato. Più precisamente, se due righe sono espresse come prodotto tra opportune sottomatrici dei coefficienti e il vettore x delle soluzioni, ovvero

{A𝐱=𝐜B𝐱=𝐝

allora è possibile sostituire una delle due con l'equazione

mA𝐱+nB𝐱=m𝐜+n𝐝.

dove m e n sono due numeri scalari qualsiasi, entrambi diversi da zero.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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