Superficie di Fermi

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In fisica della materia condensata, la superficie di Fermi è una superficie nello spazio delle fasi usata per descrivere le proprietà termiche, elettriche, magnetiche e ottiche dei metalli, semimetalli e semiconduttori drogati. La forma della superficie di Fermi dipende dalla periodicità e dalla simmetria del reticolo cristallino e dall'occupazione delle bande energetiche elettroniche. L'esistenza della superficie di Fermi è una conseguenza diretta del principio di esclusione di Pauli, che consente la presenza di un solo elettrone per stato quantico.

Definizione

Dato un gas di Fermi ideale di N particelle senza spin, in accordo con la statistica di Fermi-Dirac il numero di occupazione medio di uno stato di energia εi è dato da

ni=1e(εiμ)/kBT+1

dove ni è il numero di occupazione, εi l'energia dell'i-esimo stato, μ la fugacità.

Nel limite T0 si ha:

ni{1(εi<μ)0(εi>μ)

Per il principio di esclusione di Pauli due particelle non possono occupare lo stesso stato, pertanto nello stato di energia minore le particelle riempiono tutti i livelli fino a quello di energia εF, detta energia di Fermi, al di sotto del quale vi sono esattamente N stati. Nello spazio dei momenti le particelle riempiono una regione sferica di raggio pF, la cui superficie è la superficie di Fermi.[1]

Note

  1. K. Huang, Statistical Mechanics (2000), p244

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