Equazione lineare

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Un'equazione lineare, o equazione di primo grado, è un'equazione algebrica in cui il grado massimo delle incognite è uguale a uno[1].

Equazioni lineari in una incognita

Quelle a una sola incognita sono riconducibili (tramite le usuali regole dell'algebra elementare) alla cosiddetta forma normale (o canonica):

ax+b=0

dove a e b sono numeri reali o complessi.

Se a0 allora trasportando b al secondo membro e dividendo per a si ottiene[2]:

x=ba

L'equazione di primo grado ammette dunque una e una sola soluzione, pari a ba.

Se invece a=0 allora l'equazione può essere impossibile o indeterminata:

  • se b=0, l'equazione diventa 0=0, che è sempre vera indipendentemente da x. L'equazione è pertanto detta indeterminata.
  • se b0, l'equazione diventa 0=b, che, essendo in realtà b0, è sempre falsa indipendentemente da x. L'equazione non ha soluzioni ed è pertanto impossibile.

Equazioni lineari in più incognite

Più in generale, un'equazione lineare in n incognite x1,x2,,xn è riconducibile alla forma:

a1x1+a2x2++anxn+k=0

In geometria analitica, un'equazione lineare a due incognite (scritta in genere nella forma y=mx+q oppure ax+by+c=0) rappresenta una retta nel piano cartesiano[3]. Nello spazio a tre dimensioni, un'equazione in tre incognite della forma ax+by+cz+d=0 rappresenta un piano. In generale, nello spazio euclideo n-dimensionale, l'insieme delle soluzioni di un'equazione lineare in n incognite rappresenta un iperpiano, cioè uno spazio ad n1 dimensioni. Allo stesso modo un'equazione lineare a una sola incognita rappresenta un semplice punto.

Note

Bibliografia

Voci correlate

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