Cloralio

Da testwiki.
Versione del 13 mar 2025 alle 02:11 di imported>FrescoBot (Bot: numeri di pagina nei template citazione)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Composto chimico

Il cloralio (o tricloroacetaldeide) è un composto chimico avente formula C2HCl3O e numero CAS 75-87-6. A temperatura ambiente si presenta come un liquido oleoso, incolore e irritante, dall'odore pungente.

Il cloralio reagisce con l'acqua per formare l'idrato di cloralio, una volta usato come sedativo e ipnotico.

Storia

Il cloralio venne sintetizzato per la prima volta nel 1832 da Justus von Liebig.[1]

Produzione

Il cloralio viene prodotto per clorurazione dell'etanolo.[1]

Viene inoltre prodotto come intermedio nella sintesi di vari prodotti, ad esempio per il DDT.[1]

Commercialmente, il cloralio si produce con la clorurazione dell'acetaldeide in acido cloridrico, che produce idrato di cloralio. Questa reazione è catalizzata dal tricloruro di antimonio:

HA3CCHO+3ClA2+HA2OClA3CCH(OH)A2+3HCl

L'idrato di cloralio è distillato dal miscuglio prodotto dalla reazione. Il distillato è dunque disidratato con acido solforico concentrato, dopo di che il livello dell'acido, il quale contiene l'acqua, verrà rimosso:

ClA3CCH(OH)A2ClA3CCHO+HA2O

Il prodotto di questa ultima reazione è purificato tramite distillazione frazionata.[2]

Reazioni tipiche

Il cloralio tende a reagire con l'acqua (formando idrato di cloralio) e con gli alcoli.

Oltre la sua tendenza ad idratarsi, il cloralio è un importante precursore nella sintesi del DDT. Per utilizzare il cloralio al fine di produrre DDT, lo si tratta con il clorobenzene in presenza di una quantità catalizzatrice di acido solforico:

ClA3CCHO+2CA6HA5ClClA3CCH(CA6HA4Cl)A2+HA2O

Questa reazione è stata descritta da Othmar Zeidler nel 1874.[3] Anche l'erbicida dimetossi-DDT è prodotto a partire dal cloralio.

Trattando il cloralio con idrossido di sodio si ottiene cloroformio e formiato di sodio:

ClA3CCHO+NaOHClA3CH+HCOONa

Il cloralio è ridotto facilmente a tricloroetanolo, che è prodotto dal corpo tramite il cloralio stesso.[2]

Applicazioni

Viene impiegato per la produzione dell'idrato di cloralio.

Sicurezza

Il cloralio e l'idrato di cloralio hanno le stesse proprietà biologiche dato che il primo si idrata rapidamente. L'idrato di cloralio era normalmente somministrato ai pazienti senza effetti latenti. L'esposizione prolungata ai vapori è comunque dannosa, con una LD50 per un'esposizione di quattro ore di 440 mg/m3.[2]

Note

Altri progetti

Template:Interprogetto

Template:Cloruri Template:Controllo di autorità Template:Portale