Katinasia cabrerae

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Katinasia cabrerae (Bonif.) Bonif., 2009 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Basal grade) e sottotribù Chiliotrichinae. Katinasia cabrerae è anche l'unica specie del genere Katinasia Bonif., 2009.[1][2][3]

Etimologia

Il nome generico (Katinasia ) è dedicato alla botanica argentina Liliana Katinas. L'epiteto specifico si riferisce al botanico Angel Lulio Cabrera (1908-1999).[4]

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico José Mauricio Bonifacino nella pubblicazione " Smithsonian Contributions to Botany. Washington, DC" ( Smithsonian Contr. Bot. 92: 53) del 2009.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione

Portamento. Le specie di questa voce ha un habitus di tipo arbustivo emisferico.[6][7][8][9][10][2][4]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, ascendente e densamente ramificata. I rami hanno 8 coste longitudinali e sono punteggiati di ghiandole.

Foglie. Le foglie, persistenti, sono disposte in modo alternato-lasso e sono picciolate. Le foglie, con forme ellittiche, base attenuata, apice acuto e margini interi non revoluti, sono coriacee. La superficie è tomentosa e punteggiata di ghiandole su entrambi i lati.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da 5 - 7 capolini in formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale sessile/peduncolato di tipo discoide con fiori spesso omogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme cilindriche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee, con forme ovato-ellittiche, apice acuto-acuminato e a consistenza coriacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 5 - 6 serie. Il ricettacolo è nudo ossia senza pagliette o parzialmente con pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta.

Fiori. I fiori (da 4 a 6 per capolino) sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Corolla: (fiori del disco) la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma triangolare; il colore è bianco.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono leggermente sagittate; le appendici apicali delle antere hanno delle forme triangolari; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][12]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[6] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate; la base è leggermente gonfia.[13] I due bracci dello stilo hanno una forma da lineare a oblunga e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);

  • achenio: gli acheni, con forme obconiche compresse, hanno 5 - 8 nervature laterali; la superficie è scarsamente pubescente-villosa e punteggiata di ghiandole, per lo più sulle coste; la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; le setole con punte a forma di ancora non sono presenti;
  • pappo: il pappo è formato da 3 - 4 serie di setole scabre (barbate quelle interne, più corte quelle esterne).

Biologia

Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

La specie di questa voce è distribuita in Argentina.[3]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Katinasia (insieme alla sottotribù Chiliotrichinae) è incluso nel lignaggio "Basal grade". In particolare fa parte del sottogruppo relativo agli areali del Sudamerica. Le specie di questo gruppo sono caratterizzate da un livello di ploidia 2x o 4x.[2] La sottotribù è suddivisa in tre cladi (o gruppi): Chiliotrichum clade - Nardophyllum clade - Llerasia clade. Il genere Katinasia è incluso nel clade "Nardophyllum" insieme ai generi Chiliotrichiopsis - Nardophyllum - Cabreraea. Questo clade è da moderatamente a ben supportato e l'unico carattere morfologico comune a tutte le specie del gruppo sono gli acheni villosi, fittamente ricoperti da corti tricomi gemelli. Altri caratteri secondari sono i capolini di tipo discoidale e i ricettacoli parzialmente con pagliette.[17]

I caratteri distintivi della specie Katinasia cabrerae sono:[4]

  • i margini delle foglie sono interi e non sono revoluti;
  • i capolini sono del tipo discoide;
  • le corolle dei fiori del raggio sono bianche;
  • il pappo è formato da 3 - 4 serie di setole affusolate (quelle esterne sono più corte).

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Nardophyllum cabrerae Bonif.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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