Fattore di Fano
Il fattore di Fano è un coefficiente di variazione introdotto nel 1947 dal fisico Ugo Fano.[1]
Si tratta di un fattore di correzione che lega la varianza di una statistica poissoniana alla varianza misurata sperimentalmente:[2]
dove indica il fattore di Fano, mentre indica la varianza sperimentale misurata e quella teorica.
Utilizzo


Andando a misurare la risoluzione energetica di un rivelatore a semiconduttore o a gas, si trova un valore più basso rispetto alla previsione teorica dovuta alla statistica poissoniana. Poiché i processi di ionizzazione non sono del tutto indipendenti ma legati alle shell elettroniche discrete, non è possibile utilizzare la statistica poissoniana e bisogna quindi introdurre una correzione.
Consideriamo un fascio di particelle ionizzanti incidenti sul rivelatore, ciascuna di energia E. Indicata con w l'energia di ionizzazione del materiale, cioè l'energia necessaria per produrre una singola ionizzazione (generazione di coppia ione-elettrone), ci si aspetta che il numero medio di ionizzazioni (di coppie) prodotte da una singola particella ionizzante sia:[3]
Secondo la statistica poissoniana, la cui distribuzione ha la proprietà che la varianza è numericamente uguale al valore atteso, il cui stimatore è il valor medio, che in questo caso è N, la varianza è data da:
- .
La varianza corretta con il fattore di Fano risulta essere:
- .
Quando il valor medio N è molto grande, la distribuzione di Poisson può essere approssimata con la distribuzione normale il cui andamento è descritto da una gaussiana. Nel caso di picchi energetici gaussiani, per calcolare la risoluzione energetica si utilizza la relazione tra la FWHM e la deviazione standard :
- .
Si noti che, fino a questo punto del discorso, dal punto di vista dell'analisi dimensionale, poiché N ed F sono numeri puri, sono tali anche e FWHM. Per tale motivo, se siamo interessati alla deviazione standard o alla FWHM della distribuzione dei valori dell'energia misurati dal rivelatore, allo scopo di ottenere un'energia occorre moltiplicare tali numeri puri per l'energia w corrispondente ad un singolo evento di ionizzazione:
La risoluzione energetica percentuale è il rapporto tra la FWHM e il valore di energia E corrispondente al picco nella distribuzione di valori misurati dal rivelatore:
e dalle relazioni precedenti si ottiene:
In definitiva, la risoluzione energetica percentuale risulta essere:[3][4][5]
- .
Valore
Il fattore di Fano è un coefficiente numerico compreso tra 0 e 1: il valore dipende dal materiale che compone il rivelatore, in particolare più il valore è basso e migliore sarà la risoluzione del rivelatore. Il fattore di Fano è una caratteristica importante dei materiali che compongono i rivelatori di particelle, è stato calcolato per il silicio e il germanio che compongono i diversi tipi di rivelatori a semiconduttore[6] e per diverse misture di gas nobili (argon, xeno, kripton) utilizzate nei rivelatori a gas.[4][5][7][8]
Note
- ↑ Template:Cita pubblicazione
- ↑ University of Liverpool - The Fano factor
- ↑ 3,0 3,1 Template:Cita libro
- ↑ 4,0 4,1 Template:Cita web
- ↑ 5,0 5,1 Il fattore di Fano - valori misurati per misture di gas nobili Template:Webarchive
- ↑ Template:Cita pubblicazione
- ↑ Template:Cita pubblicazione
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Voci correlate
- Ugo Fano
- Risoluzione (metrologia)
- Distribuzione di Poisson
- Rivelatore a semiconduttore
- Rivelatore a gas
- Larghezza a metà altezza