Classe limite

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In analisi matematica, la classe limite è un concetto legato a quello di sottosuccessione e limite di una successione. Si tratta dell'insieme dei valori cui è possibile far tendere una sottosuccessione di una data successione, e come tale può essere di cardinalità finita o infinita, ma non l'insieme vuoto.

Definizione

Sia {xn}n una successione di numeri reali; si dice che α è un valore limite della successione se esiste una sottosuccessione {xnk}k per cui

limk+xnk=α.

Non è necessario che la successione sia regolare (cioè convergente o divergente); infatti anche una successione irregolare ammette sempre sottosuccessioni regolari.

La classe limite della successione è l'insieme dei valori limite[1]; cioè, se C indica la classe limite di {xn}n:

C={α:{xnk}k   αk+}.

Esempi

  • xn=sinnπ2;
In questo caso C={1,0,1}; infatti {xn}n0={0,1,0,1,}, quindi una sottosuccessione può constare solo dei valori 0,1,1; le sottosuccessioni banali del tipo {x2n}n={0,0,0,},{x4n+1}={1,1,1,},{x4n1}={1,1,1,}, ad esempio, ammettono come valori limite 0,1,1 rispettivamente.
  • xn=nsinnπ2;
In questo caso C={,0,+}; infatti {xn}n0={0,1,0,2,0,3,}, e una sottosuccessione deve valere definitivamente zero o in alternativa non essere limitata.

Proprietà

La classe limite di una successione non è mai vuota. Infatti, se {xn}n è limitata, allora la sua chiusura è compatta, e quindi la successione ammette una sottosuccessione convergente (teorema di Bolzano-Weierstrass). Se invece non è limitata superiormente (o inferiormente), si può trovare una sottosuccessione del tipo {xj}j con

xj=maxi<j xi

(o

xj=mini<j xi)

che ammette come limite + (o ).

L'intersezione tra la classe limite e l'insieme dei numeri reali (cioè la classe limite cui sono stati tolti eventualmente i punti all'infinito) è un insieme chiuso. Infatti, se α è di accumulazione per C, allora esistono α1,,αn, che avvicinano indefinitamente α; questi αi sono limiti di sottosuccessioni di {xn}, quindi possiamo trovare una sottosuccessione che si avvicina indefinitamente ad α, usando come "paletti" i valori limite αi (cui possiamo avvicinarci a piacere per sottosuccessioni).

Inoltre la classe limite, intesa come sottoinsieme di :={,+} (il cosiddetto esteso) ammette sempre massimo e minimo; infatti, se {xn} è illimitata (ad esempio superiormente), allora +C, e maxC=+; altrimenti, se {xn} è limitata (ad esempio superiormente), allora lo è anche C (o esisterebbe un valore limite strettamente maggiore dell'estremo superiore della successione), e poiché C è chiuso, esso contiene il proprio superiore, e quindi ammette massimo. Un analogo ragionamento prova che la classe limite ammette minimo.[1]

Limite superiore e limite inferiore

Data una successione, si definisce limite superiore di tale successione il massimo della sua classe limite[1]:

lim supn+ xn=limn+xn:=maxC;

similmente si definisce il limite inferiore di tale successione il minimo della sua classe limite:

lim infn+ xn=lim_n+xn:=minC.

È chiaro, per le argomentazioni del paragrafo precedente, che tali valori esistono sempre. In generale, essi saranno differenti (ovviamente si avrà lim infxnlim supxn); se tuttavia questi valori coincidono, se cioè la classe limite consta di un solo elemento, allora tutte le sottosuccessioni convergono allo stesso valore limite. Questa è condizione necessaria e sufficiente per garantire la convergenza della successione principale, cioè:

limn+xnlim infn+ xn=lim supn+ xn|C|=1,

dove || indica la cardinalità dell'insieme.

Note

Bibliografia

Voci correlate

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