Trifluoruro di bromo

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Il trifluoruro di bromo, o fluoruro di bromo(III), è il composto inorganico interalogenico del bromo trivalente con il fluoro, avente formula molecolare BrF3. È stato ottenuto per la prima volta nel 1906 dal chimico francese Paul Lebeau.[1]

In condizioni normali è un liquido moderatamente volatile, incolore se puro, ma spesso di colore giallo paglierino, che fuma all'aria e dall'odore pungente.[2] Ha forti proprietà fluoruranti, anche se meno di ClF3. Viene usato per produrre esafluoruro di uranio, UF6, nella lavorazione e riprocessamento dei combustibili nucleari. BrF3 è un composto pericoloso, tossico e corrosivo, che esplode a contatto con acqua o composti organici.

Proprietà e struttura

Il trifluoruro di bromo è un composto termodinamicamente molto stabile, la sua formazione dagli elementi è parecchio esotermica: ΔHƒ° = -256 kJ/mol.[3]

BrF3 è un composto molecolare, liquido a temperatura ambiente; la sua molecola ha forma a T,[4] con simmetria C2v,[5] analogamente alle specie ClF3 (gassoso) e IF3 (solido instabile). La molecola è polare, il suo momento di dipolo è μ = 1,00 D.[6]

Da un'indagine di spettroscopia rotazionale nella regione delle microonde è stato possibile ricavare la geometria molecolare di BrF3, con lunghezze ed angoli di legame.[7] L'atomo di bromo è al centro di una bipiramide trigonale distorta in cui due atomi di fluoro (Fax) occupano i due vertici assiali, mentre uno dei tre vertici equatoriali è occupato dal terzo fluoro (Feq) e gli altri due vertici equatoriali ospitano preferenzialmente le due coppie solitarie, come previsto dal modello VSEPR.[8]

La distanza tra l'atomo di bromo e gli atomi di fluoro assiali è di 181,0 pm, mentre il fluoro equatoriale dista meno, 172,1 pm.[7] Per confronto, il legame Br-F nel monofluoruro di bromo è intermedio, pari a 175,9 pm.[9] L'angolo che si osserva sull'atomo di bromo tra Fax e Feq è di 86,2°, un po' minore dei 90° teorici per una bipiramide trigonale indistorta; questo avviene a causa della maggiore repulsione esercitata dalle due coppie non condivise sulle coppie di legame, come previsto dal modello VSEPR.[10][11]

La struttura è in accordo con un'ibridazione sp3d dell'atomo di bromo, con cinque orbitali ibridi diretti ai vertici di una bipiramide trigonale in cui si sistemano le tre coppie di legame e le due coppie solitarie.[12]

Sintesi

BrF3 fu descritto per la prima volta nel 1906 da Paul Lebeau, che lo ottenne facendo reagire bromo e fluoro a 20 °C:[1]

BrA2+3FA22BrFA3

BrF3 si può ottenere anche per disproporzione di BrF:[13]

3BrFBrFA3+BrA2

Reattività

BrF3 è un agente fluorurante energico, anche se meno forte di ClF3. Allo stato liquido BrF3 è un solvente aprotico ionizzante e può essere usato per preparare fluoruri binari a partire da metalli e ossidi. Ad esempio:[14]

BA2OA3+2BrFA32BFA3+BrA2+32OA2

Il liquido conduce elettricità, dato che dà autoionizzazione:

2BrFA3[BrFA2](solv)A++[BrFA4](solv)A

I due ioni [BrF2]+ e [BrF4] sono presenti nel solvente puro solo in piccola quantità (circa 0,09 M), dato il valore della costante di autoionizzazione (8,0 x 10–3 a 8 °C).[15]

Sali contenenti gli ioni [BrF2]+ e [BrF4] si possono ottenere per reazione con altri fluoruri. Con fluoruri ionici BrF3 agisce come acido di Lewis. Ad esempio con KF:[15]

KF+BrFA3KA++[BrFA4]A

Con fluoruri molecolari accettori di ioni F più forti di BrF3 si ha invece la formazione di sali contenenti [BrF2]+. Ad esempio:[15]

SbFA5+BrFA3[BrFA2]A++[SbFA6]A

Sicurezza

BrF3 è un composto molto reattivo e pericoloso. Esplode a contatto con acqua o composti organici. Provoca ustioni alla pelle, agli occhi e all'apparato respiratorio.[16]

Note

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