Distribuzione spettrale di potenza

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In scienza del colore, fotometria e radiometria, la distribuzione spettrale di potenza (SPD) descrive la potenza su unità di superficie per unità di lunghezza d'onda di un'illuminazione (emettenza radiante o energetica), o più in generale, il contributo della lunghezza d'onda a qualunque quantità radiometrica (energia radiante, flusso radiante, intensità radiante, radianza, irradianza, emittanza radiante o radiosity) [1][2].

Matematicamente, per la distribuzione spettrale di potenza di una sorgente radiante o irradianza, si può scrivere:

Mλ=2ΦAλΦAΔλ

dove M(λ) è l'irradianza spettrale (o emittanza) della luce (unità SI: W/m3 = kg/(ms3)); Φ è il flusso radiante della sorgente (unità SI: watt, W); A è l'area sulla quale è integrato il flusso radiante (unità SI: metro quadrato, m2); e λ è la lunghezza d'onda (unità SI: metro, m). (Si noti che è più conveniente esprimere la lunghezza d'onda della luce in termini di nanometri; l'emittanza spettrale poi, potrebbe essere espressa in unità di W•m− 2•nm− 1). L'approssimazione è valida quando la superficie e l'intervallo di lunghezza d'onda sono piccoli.

Distribuzione spettrale di potenza relativa

La Distribuzione spettrale di Potenza relativa di due sorgenti di luce. I numeri indicano la lunghezza d'onda in nanometri.

Poiché la luminanza di apparecchi di illuminazione e di altre fonti di luce sono gestiti separatamente, una distribuzione spettrale può essere normalizzata in qualche modo, spesso all'unità di 555 o 560 nanometri, in coincidenza con il picco della funzione di luminosità dell'occhio[2][3]

Note

Collegamenti esterni

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