Intermodulazione

Da testwiki.
Versione del 30 mag 2022 alle 11:27 di imported>Botcrux (Bot: aggiungo template {{Collegamenti esterni}} (ref))
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:F In telecomunicazioni ed elettronica con il termine intermodulazione o distorsione di intermodulazione si intendono quei fenomeni che si producono quando un segnale transita in apparati o mezzi non lineari con produzione di frequenze spurie rispetto a quelle desiderate, ovvero traslate da una banda all'altra. L'intermodulazione produce, quindi, un disturbo o interferenza nei segnali presenti in bande differenti da quelle inizialmente considerate. Nella pratica il fenomeno si verifica spesso dato che molti sistemi fisici esibiscono un comportamento non lineare nella relazione tra l'ingresso e l'uscita.

Descrizione

La distorsione di intermodulazione si riscontra, nel caso più semplice, effettuando operazioni non lineari su due segnali sinusoidali. Tali operazioni, al contrario di quelle che godono della proprietà di linearità (somme e sottrazioni), alterano il contenuto armonico dei segnali. Ad esempio la moltiplicazione tra segnali produce armoniche pari alla somma e alla differenza delle frequenze iniziali, come si può capire con questa identità trigonometrica:

sin(ω1t)cos(ω2t)=12sin[(ω1+ω2)t]+12sin[(ω1ω2)t]

Cause dell'intermodulazione

Un sistema lineare non può produrre intermodulazione. Si consideri un sistema lineare tempo invariante, avente come ingresso x(t) e come uscita y(t), espresso nella forma

 y(t)=αx(t)

L'uscita conterrà solo armoniche della stessa frequenza dell'ingresso. Infatti se

x(t)=nAncos(ωnt)

si avrà

y(t)=nαAncos(ωnt+ϕ).

Nel caso in cui, invece, il sistema presenti delle non linearità in uscita si avranno armoniche a frequenze differenti da quelle in ingresso. Per fissare le idee si consideri il seguente sistema

 y(t)=α1x(t)+α2x2(t)

Se l'ingresso contiene una sola armonica, ovvero x(t)=Acos(ω1t), l'uscita conterrà armoniche aventi pulsazioni pari a ω1,2ω1. Più in generale un sistema non lineare avente in ingresso un'armonica a pulsazione ω produrrà in uscita armoniche a pulsazioni pari a kω,k. Questi termini costituiscono la distorsione armonica e non vanno confusi con l'intermodulazione. Questa si ha solo quando il sistema non lineare presenta in ingresso un segnale avente più armoniche. A titolo di esempio si considera il sistema

 y(t)=α1x(t)+α3x3(t)

avente come ingresso il segnale x(t)=A1cos(ω1t)+A2cos(ω2t). Svolgendo i calcoli si osserva come l'uscita presenti armoniche alle pulsazioni ω1,ω2,3ω1,3ω2,2ω2±ω1,2ω1±ω2. I termini di intermodulazione sono dati dalle armoniche 2ω2±ω1,2ω1±ω2.

In generale, dato un ingresso formato da N armoniche con pulsazioni ω1,ω2,,ωN l'uscita conterrà armoniche con pulsazioni

k1ω1+k2ω2++kNωN,

dove i coefficienti k1,k2,,kN sono numeri interi.

Ordine

Si definisce ordine del termine di intermodulazione il valore di

 O=|k1|+|k2|++|kN|,

Nell'esempio visto nella sezione precedente, l'armonica avente pulsazione 2ω2ω1 rappresenta un termine di intermodulazione del terzo ordine.

Intermodulazione nelle applicazioni audio

Template:...

Voci correlate

Altri progetti

Template:Interprogetto

Collegamenti esterni

Template:Portale