Campo dei quozienti

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In algebra, il campo dei quozienti o campo delle frazioni o campo quoziente di un dominio d'integrità unitario D è un campo F tale che ogni elemento di F può essere scritto come una frazione a/b, dove a e b sono elementi di D e b è diverso dallo zero di D, e dove la frazione a/b è definita (mediante la costruzione descritta nel seguito) come una classe di equivalenza di coppie (a,b).

Ad esempio, l'insieme dei numeri razionali è il campo dei quozienti dell'insieme dei numeri interi. Il campo delle frazioni di un campo F coincide con sé stesso.

È un caso particolare di localizzazione di un anello.

Costruzione

La costruzione del campo dei quozienti di un dominio d'integrità unitario ricalca la costruzione formale dei razionali a partire dagli interi: nel prodotto cartesiano D×(D{0}) si definisce la relazione di equivalenza

(a,b)(c,d)ad=bc.

Nell'insieme quoziente F di questa relazione si definiscono poi le due operazioni tra classi di equivalenza

[(a,b)]+[(c,d)]=[(ad+bc,bd)],
[(a,b)][(c,d)]=[(ac,bd)].

che sono operazioni interne e definite in F e danno ad esso la struttura di campo. All'interno di F gli elementi del tipo [(a,1)] rappresentano gli elementi di D, ovvero l'insieme D*={[(a,1)]|aD}F è una copia isomorfa di D.

L'elemento di F costituito dalla classe di equivalenza [(a,b)] di una coppia (a,b) viene anche indicato col simbolo di frazione a/b.[1]

Proprietà

Il campo dei quozienti di un dominio d'integrità assegnato è unico, ovvero tutti i campi dei quozienti di un dato dominio d'integrità unitario sono isomorfi tra loro; inoltre i campi dei quozienti di due domini d'integrità unitari isomorfi sono a loro volta isomorfi.

Note

  1. può essere indicato anche come ab1, dove (con abuso di notazione) si usano i simboli di elementi di D per indicare gli elementi di D* ad essi corrispondenti, e dunque b1 è ben definito essendo l'inverso moltiplicativo, in F, di [(b,1)].

Bibliografia

  • Giulia Maria Piacentini Cattaneo, Algebra - un approccio algoritmico. Decibel-Zanichelli, Padova 1996, ISBN 978-88-08-16270-0

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