Equazione differenziale lineare di ordine superiore al primo

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Un'equazione differenziale lineare di ordine superiore al primo è un'equazione differenziale lineare in cui compaiono derivate di ordine generico della funzione incognita.

Definizione

Un'equazione differenziale lineare di ordine n completa a coefficienti variabili ha la forma:

y(n)+a1(x)y(n1)+a2(x)y(n2)++an1(x)y+an(x)y=f(x)

Una tale equazione è in generale particolarmente difficile da risolvere, qualora sia possibile. Nel caso in cui tutti i coefficienti sono funzioni costanti:

y(n)+a1y(n1)+a2y(n2)++an1y+any=f(x)

l'equazione si risolve trovando una soluzione all'equazione lineare omogenea associata, alla quale si somma una soluzione particolare dell'equazione completa. Il corrispondente problema di Cauchy:

{y(x=x0)=y0y(x=x0)=y1y(n)(x=x0)=yn

è allora risolvibile e fornisce una e una sola soluzione.

Esempio

Il più facile esempio di equazione differenziale di ordine n è:

y(n)=f(x)

il cui integrale è facilmente ricavabile:

y=nf(x)dxn+c1xn1+c2xn2++cn1x+cn

Si tratta di integrare n volte la f(x).

Un esempio numerico è y=sinx, dove integrando tre volte successivamente si ha:

y=cosx+c1'y=sinx+c1'x+c2'y=cosx+c1x2+c2x+c3

Equazione omogenea

Si può dimostrare che il wronskiano delle soluzioni dell'equazione differenziale è la soluzione generale dell'equazione omogenea associata. Le soluzioni devono essere indipendenti, e ciò implica che il wronskiano sia diverso da zero. La sua soluzione si ottiene con una procedura analoga a quella per le equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti, in cui si devono trovare le radici dell'equazione caratteristica associata:

λn+a1λn1+a2λn2++an1λ+an=0
  • Se le radici λi sono tutte distinte allora le soluzioni sono della forma:
y=eλix
  • Se una radice, ad esempio λ1, è soluzione multipla di molteplicità s, allora affinché le sue soluzioni siano indipendenti devono avere la forma:
eλ1xxeλ1xx2eλ1xxs1eλ1x
  • Se una radice è unica ed è la complessa coniugata di un'altra, ovvero λ1,2=c±id, allora:
ecxcos(dx),ecxsin(dx)
  • Se la radice complessa coniugata λ=c±id è multipla con molteplicità r si ha:
ecxcos(dx)xecxcos(dx)x2ecxcos(dx)xr1ecxcos(dx)
ecxsin(dx)xecxsin(dx)x2ecxsin(dx)xr1ecxsin(dx)

La soluzione del problema di Cauchy si ottiene determinando il valore delle n costanti di integrazione che appaiono nella soluzione dell'omogenea.

Equazione completa

Template:Vedi anche In generale per risolvere l'equazione caratteristica associata bisogna sommare alla soluzione dell'omogenea una soluzione particolare, ottenibile con il metodo delle variazioni delle costanti o metodo di Lagrange. Nel seguito si considerano alcuni casi particolari:

  • Sia:
f(x)=P(x)
dove P(x) è un polinomio di grado m. In questo caso si cerca una soluzione particolare del tipo u(x)=P1(x), dove P1(x) è un polinomio formale di grado m. Se tuttavia la soluzione dell'omogenea è nulla, allora si deve cercare una soluzione del tipo:
u(x)=xrP1(x)
  • Sia:
f(x)=Aeαx
dove A è una costante data. Se α non è una radice dell'equazione omogenea associata, si cerca una soluzione particolare del tipo:
u(x)=Beαx
dove B è una costante da determinare. Nel caso α sia radice di molteplicità r si cerca una soluzione del tipo:
u(x)=xrBeαx
  • Sia:
f(x)=P(x)eαx
dove P(x) è un polinomio di grado m. Se α non è una radice dell'equazione omogenea associata, si cerca una soluzione particolare del tipo:
u(x)=P1(x)eαx
dove P1 è un polinomio formale di grado m. Nel caso α sia radice di molteplicità r si cerca una soluzione del tipo:
u(x)=xrP1(x)eαx
  • Se f possiede una delle seguenti espressioni:
f(x)=Acos(βx)f(x)=Bsin(βx)f(x)=Acos(βx)+Bsin(βx)
dove A e B sono costanti date, allora se iβ non è una radice dell'equazione omogenea associata si cerca una soluzione particolare del tipo:
f(x)=Ccos(βx)+Dsin(βx)
dove C e D sono costanti da determinare. Nel caso iβ sia radice di molteplicità r si cerca una soluzione del tipo:
f(x)=xr(Ccos(βx)+Dsin(βx))
  • Sia:
f(x)=f1(x)+f2(x)+...+fm(x)
Per la linearità dell'equazione si può risolvere separatamente:
y(n)+a1y(n1)++any=fi(x)i=1,...,m
e successivamente sommare le ui(x) soluzioni:
u=u1+u2++um

Bibliografia

  • Arfken, G. "A Second Solution." §8.6 in Mathematical Methods for Physicists, 3rd ed. Orlando, FL: Academic Press, pp. 467–480, 1985.
  • Boyce, W. E. and DiPrima, R. C. Elementary Differential Equations and Boundary Value Problems, 4th ed. New York: Wiley, 1986.
  • Morse, P. M. and Feshbach, H. Methods of Theoretical Physics, Part I. New York: McGraw-Hill, pp. 667–674, 1953.

Voci correlate

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