Coordinate baricentriche

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In matematica le coordinate baricentriche sono una forma di coordinate omogenee definite dai vertici di un simplesso introdotte nel 1827 da August Ferdinand Möbius. Possono essere definite in uno spazio euclideo, o in un più generale spazio vettoriale o affine. In uno spazio affine prendono anche il nome di coordinate affini.

Definizione

In uno spazio vettoriale

Siano x0,,xn vertici di un simplesso in uno spazio vettoriale di dimensione n (ad esempio i tre vertici di un triangolo in uno spazio a due dimensioni). Un punto P del simplesso ha coordinate baricentriche

(λ0,,λn)

se vale la relazione

P=1λ0++λn(λ0x0++λnxn).

Affinché questa relazione abbia senso, è quindi necessario che la somma dei λi sia diversa da zero. Le coordinate baricentriche non sono univoche: se λ0,,λn sono le coordinate baricentriche di un punto P, anche bλ0,,bλn lo saranno per ogni b diverso da zero. Le coordinate diventano univoche se si impone la relazione

λ0++λn=1.

Dotando il vertice xi di una massa positiva λi, il punto P risulta effettivamente essere il baricentro dei vertici pesati, da cui il nome.

In uno spazio affine

Siano x0,,xn vertici di un simplesso in uno spazio affine di dimensione n. Siano λ0,,λn tali che

λ0++λn=1.

Il punto P di coordinate baricentriche (o affini)

(λ0,,λn)

è il punto

P=O+λ0OP0++λnOPn

dove O è un qualsiasi punto del piano (il risultato non dipende da questa scelta).

Proprietà

I vertici del simplesso hanno coordinate

(1,0,,0),(0,1,0,,0),,(0,,0,1).

I punti aventi coordinate non negative λi0 sono precisamente i punti del simplesso, che è l'inviluppo convesso dei suoi vertici. I punti aventi coordinate strettamente positive λi>0 sono i punti interni del simplesso.

Le facce del simplesso sono ottenute ponendo alcune coordinate uguali a zero. Ad esempio, i tre lati del triangolo sono contenuti in tre rette, descritte in coordinate baricentriche dalle equazioni

r0={x0=0},r1={x1=0},r2={x2=0}.

Le coordinate baricentriche in 2 dimensioni

Coordinate baricentriche di alcuni punti di un triangolo

Il caso più semplice di applicazione delle coordinate baricentriche si ha in 2 dimensioni dove il simplesso è un triangolo. Se chiamiamo i vertici di questo triangolo x1, x2 e x3 allora ogni punto r può essere scritto in funzione delle coordinate baricentriche λ1, λ2 e λ3 come

r=λ1x1+λ2x2+λ3x3.

Per eliminare l'indeterminazione sulle coordinate baricentriche possiamo introdurre la condizione di normalizzazione

λ1+λ2+λ3=1

ovvero

λ3=1λ1λ2.

A questo punto possiamo invertire il problema, ovvero ricavare il valore delle coordinate baricentriche sapendo la posizione del punto in coordinate cartesiane. Infatti possiamo sviluppare la posizione in coordinate cartesiane del punto r=(x,y,z) in funzione delle coordinate dei vertici del triangolo

x=λ1x1+λ2x2+λ3x3y=λ1y1+λ2y2+λ3y3z=λ1z1+λ2z2+λ3z3.

Facendo la sostituzione

λ3=1λ1λ2

si ha quindi

x=λ1x1+λ2x2+(1λ1λ2)x3y=λ1y1+λ2y2+(1λ1λ2)y3z=λ1z1+λ2z2+(1λ1λ2)z3

e quindi

λ1(x1x3)+λ2(x2x3)+x3x=0λ1(y1y3)+λ2(y2y3)+y3y=0λ1(z1z3)+λ2(z2z3)+z3z=0.

Risolvendo questo sistema lineare si ottiene

λ1=B(F+I)C(E+H)A(E+H)B(D+G)

e

λ2=A(F+I)C(D+G)B(D+G)A(E+H)

dove

A=x1x3B=x2x3C=x3xD=y1y3E=y2y3F=y3yG=z1z3H=z2z3I=z3z

che completa l'inversione del problema.

Le coordinate baricentriche nella grafica digitale

Template:F Le coordinate baricentriche trovano una larga applicazione nel campo della grafica digitale. Ad esempio un metodo utilizzato per sfumare i colori su di un poligono (shading) in modo da nascondere la loro forma "piatta" è quella del Gouraud shading dove l'intensità luminosa viene calcolata ai vertici di un triangolo e poi effettuando una interpolazione lineare tramite le coordinate baricentriche su tutta la superficie.

Un'altra applicazione è quella di generalizzare le coordinate baricentriche non solo ai simplessi ma anche a poligoni generici e di definire le coordinate di ogni punto di un modello 3D tramite le coordinate baricentriche riferite ai vertici del poligono. In questo caso il poligono forma una sorta di "gabbia" attorno al modello e, deformando il poligono, si ottengono deformazioni morbide del modello al suo interno.

Collegamenti esterni

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