Himalaiella
Himalaiella Raab-Straube, 2003 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Descrizione
Comprende piante erbacee bienni e perenni, anche arbustive (raramente sono acauli), non spinose. I fusti generalmente sono densamente frondosi o raramente scapiformi. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere.[3][4][5][6]
Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno. La lamina è lobata o generalmente pennatosetta con lobi appuntiti.
Le infiorescenze sono composte da capolini, sessili o peduncolati, solitari e terminali in raggruppamenti in sinfiorescenze racemiformi, panicolate o corimbose. I capolini, spesso annuenti o eretti, contengono solo fiori tubulosi[7] e sono formati da un involucro a forma da campanulata a emisferica, composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le squame dell'involucro, di tipo fogliaceo a volte riflesse, sono disposte su più serie in modo embricato. Il ricettacolo a protezione della base dei fiori è ricoperto densamente da diverse setole alveolate con forme subulate (raramente sono presenti anche delle palee subulate).
I fiori tubulosi sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e actinomorfi.
- /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla, con lobi corti, in genere è colorata di rossastro-viola, viola, rosa o bianco ed è punteggiata di ghiandole.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri e distinti, mentre le antere, provviste di appendici moderatamente lacerate, sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[9]
- Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
Il frutto è un achenio con un pappo. Gli acheni sono lunghi 2 - 5,5 mm, si presentano nerastri con 4 5 angoli e con superficie glabra e rugosa; a volte è squamulato. All'apice si trova una evidente corona. Il pericarpo dell'achenio possiede delle sclerificazioni radiali spesso provviste di protuberanze. Il pappo, omomorfico, formato da setole è inserito su una piastra apicale all'interno di una anello di tessuto parenchimatico. Le setole sono disposte su una sola serie, sono bianche (o bianco sporco o brunastro), sono piumose e connate in un anello basale caduco globalmente.
Biologia
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione
Le specie di questo genere si trovano nell'Asia meridionale.[2]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Saussureinae è una di queste).[4][5][13][14]
Filogenesi
Le specie di questo genere in precedenti trattamenti erano descritte all'interno del gruppo informale (provvisorio da un punto di vista tassonomico) "Jurinea-Saussurea Group". In questo gruppo erano descritti principalmente quattro generi: Dolomiaea, Jurinea, Polytaxis e Saussurea.[4][13][14] In seguito ad ulteriori ricerche e analisi di tipo filogenetico, allorquando il gruppo ha acquisito la sua denominazione definitiva di sottotribù, si sono aggiunti altri nuovi generi.[5][15]
Nell'ambito della sottotribù questo genere occupa una posizione abbastanza centrale e con i generi Jurinea forma un "gruppo fratello" (da un punto di vista filogenetico è più strettamente imparentate a Jurinea che a Saussurea. Storicamente la maggior parte delle specie di Himalaiella sono state incluse in Saussurea subg. Frolovia (Candolle) Lipschitz; il genere Himalaiella è stato descritto anche all'interno del genere Saussurea sect. Elatae J. D. Hooker, 1881.[6][15]
Elenco delle specie
Comprende le seguenti 17 specie:[2] Template:Div col
- Himalaiella abnormis (Lipsch.) Raab-Straube
- Himalaiella afghana (Lipsch.) Raab-Straube
- Himalaiella albescens (DC.) Raab-Straube
- Himalaiella andersonii (C.B.Clarke) D.Maity
- Himalaiella auriculata (DC.) Raab-Straube
- Himalaiella chenopodiifolia (Klatt) Raab-Straube
- Himalaiella chitralica (Duthie) Raab-Straube
- Himalaiella deltoidea (DC.) Raab-Straube
- Himalaiella foliosa (Edgew.) Raab-Straube
- Himalaiella heteromalla (D.Don) Raab-Straube
- Himalaiella hohuanshanense S.S.Ying
- Himalaiella lushaiensis Y.S.Chen & Qian Yuan
- Himalaiella natmataungensis Fujikawa
- Himalaiella nivea (DC.) Raab-Straube
- Himalaiella peguensis (C.B.Clarke) Raab-Straube
- Himalaiella qinghaiensis (S.W.Liu & T.N.Ho) Raab-Straube
- Himalaiella yakla (C.B.Clarke) Fujikawa & H.Ohba
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Template:Cita web
- ↑ Template:Cita.
- ↑ 4,0 4,1 4,2 Template:Cita.
- ↑ 5,0 5,1 5,2 Template:Cita.
- ↑ 6,0 6,1 Template:Cita web
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita web
- ↑ 13,0 13,1 Template:Cita.
- ↑ 14,0 14,1 Template:Cita.
- ↑ 15,0 15,1 Template:Cita.
Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Himalaiella Royal Botanic Gardens KEW - Database