Microfluidica su carta

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Template:O Per microfluidica su carta (paper-based microfluidics) si intende lo sviluppo di dispositivi a microfluidi su carta cominciato agli inizi del Terzo millennio per venire incontro alla necessità di sistemi di diagnosi clinica portatili, economici e semplici da utilizzare. Tali dispositivi in genere consistono in una serie di fibre di cellulosa idrofile o di nitrocellulosa che guidano il liquido da un'entrata ad un'apposita uscita tramite imbibizione.

Struttura del dispositivo

Generalmente un dispositivo su carta di questo tipo è costituito dalle seguenti regioni:[1]

  • Entrata (inlet): un substrato (tipicamente cellulosa) dove i liquidi vengono depositati.
  • Canali (channels): reti idrofile di dimensioni sub-millimetriche che guidano il liquido attraverso il dispositivo.
  • Barriere (barriers): regioni idrofobiche che impediscono al liquido di fuoriuscire dal canale.
  • Uscite (outlets): punti dove una reazione (bio)chimica ha luogo.

Flusso attraverso il dispositivo

La carta è un mezzo poroso in cui il fluido viene trasportato principalmente tramite traspirazione (wicking) ed evaporazione.[2] Il flusso capillare durante l'umidificazione si può approssimare tramite l'equazione di Washburn,[3] derivata dalla legge di Jurin e dall'equazione di Hagen-Poiseuille.[4] La velocità media del fluido viene generalizzata come segue:v=γcosθ4η1Ldove γ è la tensione superficiale, θ l'angolo di contatto, η la viscosità e L è la distanza percorsa dal liquido. Modelli più approfonditi tengono conto del raggio dei pori, della tortuosità della carta[5] e della sua deformazione nel tempo.[6]

Una volta che il mezzo è completamente bagnato, il flusso diventa laminare e segue la legge di Darcy.[7] La velocità media del flusso di liquido è generalizzata come:v=KηPdove K è la permeabilità del mezzo e P è il gradiente di pressione.[8] Una conseguenza del flusso laminare è che il mescolamento è difficile ed è basato solamente sulla diffusione, che è più lenta nei sistemi porosi.[9]

Tecniche di manifattura

I dispositivi a microfluido si possono preparare usando varie tecniche.[10] Ogni tecnicha punta a creare barriere fisiche ed idrofobiche su una carta idrofila che trasporta passivamente soluzioni acquose.[11] I reagenti chimici e biologici devono essere depositati selettivamente lungo il dispositivo immergendo il substrato in una soluzione del reagente o depositando un reagente sopra il substrato.[12]

Wax printing

La stampa a cera o "wax printing" usa una semplice stampante per modellare la cera sulla carta a piacimento. La cera viene poi sciolta sopra una piastra riscaldante al fine di creare i canali.[13] Questa tecnica è veloce e a basso costo, ma ha una risoluzione relativamente bassa a causa della non isotropia della cera sciolta.

Inkjet printing

La stampa a getto di inchiostro o "inkjet printing" richiede una carta rivestita da un polimero idrofobico. Si piazza poi un inchiostro che incide il polimero rivelando la carta sottostante.[14] Questo metodo è economico e ad alta risoluzione, ma è limitato dalla velocità di deposizione delle gocce di inchiostro (in genere una goccia per volta).

Fotolitografia

Le tecniche fotolitografiche sono simili alla stampa a getto di inchiostro e usano una fotomaschera (photomask) per incidere selettivamente un polimero di fotoresist.[15] Questa tecnica garantisce alta risoluzione e velocità, tuttavia l'apparecchiatura richiesta così come i materiali non la rendono molto economica.

Applicazioni

Panoramica

Il vantaggio principale di dispisitivi a microfluido su carta rispetto a quelli tradizionali è il loro uso direttamente sul campo piuttosto che in laboratorio.[16][17] La carta da flltro è molto vantaggiosa a questo proposito perché è capace di rimuovere i contaminanti dal campione e prevenire che si diffondano nel microcanale. Questo significa che le particelle non inibiscono l'accuratezza delle analisi su carta quando questi dispositivi sono usati all'aperto.[17] Questi dispositivi sono inoltre molto piccoli (dell'ordine dei centimetri)[17][18][19] rispetto ad altre piattaforme come quelli a goccia di liquido.[20][21] Per via della loro piccola taglia e lunga durabilità, i dispositivi qui descritti sono portatili e convenienti.[16][17]

Note

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