Approssimazione di Kochański
In matematica, l'approssimazione di Kochański consente di ottenere un valore approssimato di π a partire da una particolare costruzione geometrica. Prende il nome dal religioso gesuita e matematico polacco Adam Adamandy Kochański, che per primo la propose nel suo trattato Observationes Cyclometricæ ad facilitandam Praxin accommodatae del 1685, dedicato al problema della rettificazione della circonferenza[1][2].
Costruzioni

La costruzione che segue è la versione originale che compare nel trattato di Kochański e fornisce una soluzione al problema della rettificazione di una circonferenza unitaria, attraverso la determinazione geometrica di un segmento di lunghezza approssimativamente pari a π (cioè la semicirconferenza di un cerchio unitario).
Si costruisca una semicirconferenza di raggio unitario centrata in e la si inscriva nel rettangolo . Si tracci il raggio che forma rispetto al raggio un angolo di , e lo si prolunghi fino a intercettare il segmento nel punto . Si prolunghi infine di un segmento di lunghezza pari al diametro della semicirconferenza.
La lunghezza del segmento è una approssimazione di π: infatti, riguardando come l'ipotenusa del triangolo rettangolo e applicando il teorema di Pitagora si ha che:[2]
Costruzione alternativa

Si costruisca una circonferenza di raggio unitario centrata in
, e si definisca un sistema di riferimento con l'asse delle ordinate passante per il diametro verticale e l'origine posta nel punto
. Si tracci ora il cerchio centrato in
e di raggio unitario; esso intersecherà il primo cerchio nel punto
. Si tracci il cerchio centrato in
di raggio unitario, che intersecherà il secondo cerchio nel punto
. Il segmento che congiunge
e
interseca l'asse delle ascisse passante per
nel punto
. Si costruisca infine il punto
in modo che si trovi a distanza 3 da
nella direzione positiva delle ascisse.
La lunghezza del segmento ottenuto da questa costruzione geometrica è una approssimazione del valore di π, corretta fino alla quarta cifra decimale. Infatti, osservando come l'ipotenusa del triangolo rettangolo e applicando il teorema di Pitagora si ha: