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Doniophyton Wedd., 1855 è un genere di piante angiosperme eudicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Descrizione
Le specie di questa voce sono piante annuali con portamenti erbacei. A volte è presente una crescita secondaria. I fusti sono ascendenti o decombenti (altezza massima 2,5 – 8 cm). Possono essere presenti delle spine ascellari fascicolate.[3][4][5][6][7]
Le foglie, sessili, lungo il caule sono a disposizione alternata. La forma delle lamine è varia: intera e da lineare a lanceolata con portamento involuto. All'apice sono spinescenti. La nervatura è unica. Le stipole sono assenti.
Le infiorescenze sono composte da capolini discoidi, sessili, terminali scaposi solitari. I capolini, sia omogami che eterogami, sono formati da un involucro a forma da emisferica a campanulata composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori (da 40 a 135) di tipo ligulato. Le brattee disposte in più serie (da 4 a 5) in modo embricato sono di vario tipo sia spinose che prive di spine, a consistenza fogliacea oppure membranosa con bordi variamente dentati, fimbriati o lacerati. Il ricettacolo, a forma piatta o convessa in genere è ricoperto da pagliette (raramente è nudo).
I fiori, isomorfici, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi) e fertili. In genere i fiori centrali sono bisessuali; quelli periferici sono femminili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla ha un breve tubo peloso con lobi lunghi e nastriformi. I colori variano sul giallo.
- Androceo: gli stami, inseriti alla base del tubo della corolla, sono 5 (da 3 a 5 nei fiori centrali) con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma lugamente sagittata con base da caudata e appendice intera. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica o schiacciata ai poli e senza depressioni.
- Gineceo: lo stilo è filiforme e brevemente bifido e papilloso sotto la biforcazione; gli stigmi sono divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è spiraleggiante; la superficie è densamente villosa. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie è irsuta o glabra. I pappi, formati da una serie di setole piumose decidue o persistenti, sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Biologia
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
La distribuzione delle specie di questo gruppo è esclusivamente sudamericano: dalla Patagonia in Argentina al Cile.
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[9], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[10] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[11]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie. La sottofamiglia Barnadesioideae, con la sua sola tribù Barnadesieae, è una di queste.[1][7][12]
Filogenesi
La sottofamiglia Barnadesioideae solo recentemente, in base a studi filogenetici di tipo molecolare (tutte le Asteraceae - eccetto le Barnadesioideae - hanno una particolare inversione in una data porzione del DNA), è stata elevata di rango tassonomico (prima era posizionata a livello subtribale all'interno della tribù Mutisieae). Nell'ambito della famiglia il gruppo Barnadesioideae, da un punto di vista filogenetico, è in posizione "basale", ossia forma un "gruppo fratello" con il resto della famiglia. Le sue specie sono caratterizzata morfologicamente dalla presenza di spine ascellari ai nodi.[6] Il genere Doniophyton nell'ambito della tribù occupa una posizione centrale e insieme al genere Chuquiraga forma un "gruppo fratello".[13]
Il numero cromosomico delle specie di questo gruppo è: 2n = 48 e 50.[6]
Elenco generi
Il genere comprende le seguenti 2 specie:[2][14]
- Doniophyton anomalum (D.Don) Kurtz, 1894
- Doniophyton weddellii Katinas & Stuessy, 1997
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 Template:Cita web
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- ↑ 6,0 6,1 6,2 Template:Cita.
- ↑ 7,0 7,1 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Doniophyton Royal Botanic Gardens KEW - Database