Filtro passa banda: differenze tra le versioni

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L'asse delle frequenze di questo grafico simbolico dovrebbe essere in scala logaritmica

In elettronica, un filtro passa banda è un dispositivo passivo che permette il passaggio di frequenze all'interno di un dato intervallo (la cosiddetta banda passante) ed attenua le frequenze al di fuori di esso. Ad esempio un circuito analogico che si comporta come filtro passa banda è un circuito RLC (una rete elettrica formata da resistore-induttore-condensatore prelevando l'uscita sul resistore). I più semplici filtri passa banda però possono anche essere creati dalla combinazione di un filtro passa basso e un filtro passa alto opportunamente dimensionati.

Il filtro passa banda ideale ha una banda passante perfettamente piatta, non ha né attenuazioneguadagno per le frequenze all'interno, e attenua completamente tutte le frequenze al di fuori di questo intervallo.

Nella pratica, nessun filtro passa banda è ideale. Il filtro non attenua completamente tutte le frequenze al di fuori della banda voluta; in particolare, esiste una regione contigua alla banda passante dove le frequenze sono attenuate ma non completamente. In queste regioni (dette "di roll-off"), l'attenuazione è generalmente espressa in decibel. Normalmente la progettazione di un filtro cerca di mantenere le regioni di roll-off più strette possibili, in modo che il filtro operi il più possibile come filtro ideale. Template:Senza fonte

Tra la frequenza di taglio inferiore f1 e quella superiore f2 di una banda passante, si trova la frequenza di risonanza, in corrispondenza della quale il guadagno del filtro è massimo. La banda passante del filtro è semplicemente la differenza tra f2 e f1.

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Filtro passa banda come combinazione di un passa basso e passa alto

Filtro passivo passa banda come combinazione di un passa basso e di un passa alto.
Filtro passivo passa banda come combinazione di un passa basso e di un passa alto.

Nel caso il filtro passa banda sia costituito da un passa basso con un passa alto abbiamo lo schema in figura. Se 𝐕1 è la tensione ai capi di C1 allora

𝐕in𝐕1R1=𝐕1𝐙1+𝐕1R2+𝐙2
𝐕out=R2R2+Z2𝐕1

Calcoliamo ora la funzione di trasferimento:

k(jω)=11+1jωR2C211+jωR1C1+jωC2R21+jωC2R2

Si vede che esso è il prodotto di un passa alto e di un passa basso con un termine misto C2R1. Se R2R1 si può trascurare il termine misto e scrivere per la funzione di trasferimento:

k(jω)11+1jωR2C211+jωR1C1

In questo modo si vede che se ω2 è la frequenza di taglio del passa alto e ω1 quella del passa basso con ω1>ω2, la banda passante è data semplicemente da:

Bω=ω1ω2

Circuito RLC come passa banda

Template:Vedi anche Il circuito RLC è un ottimo filtro passa banda nel senso che è molto più selettivo del passa banda come somma di un passa basso e di un passa alto. Nel caso di un circuito RLC in serie si ha un'impedenza totale data da:

𝐙serie=R+jωL+1jωC=R+j(ωL1ωC)

La pulsazione di risonanza di questo circuito è ricavabile da:

j(ωL1ωC)=0ω0=1LC

che corrisponde alla frequenza di risonanza:

f0=12πLC

cioè alla frequenza in cui la tensione di uscita è massima; quando gli effetti del condensatore e dell'induttore si annullano reciprocamente e tutta la tensione d'ingresso viene passata al resistore. La banda passante si ottiene con un semplice calcolo:

Bω=ω2ω1

Dove le due pulsazioni di taglio si ottengono, per definizione, quando il segnale d'uscita ha una variazione di -3dB cioè imponendo che l'ampiezza della funzione di trasferimento sia uguale a 1/2.

Nel caso di un circuito RLC in parallelo si ha un'ammettenza totale data da:

𝐘parallelo=G+jωC+1jωL=G+j(ωC1ωL)

La pulsazione di risonanza di questo circuito è uguale a quello per serie:

ω0=1LC

che corrisponde alla frequenza di risonanza:

f0=12πLC

cioè alla frequenza in cui la tensione di uscita è massima; quando gli effetti del condensatore e dell'induttore si annullano reciprocamente e tutta la tensione d'ingresso viene passata al resistore. La banda passante si ottiene con un semplice calcolo:

Bω=ω2ω1

Dove le due pulsazioni di taglio si ottengono, per definizione, quando il segnale d'uscita ha una variazione di -3dB cioè imponendo che l'ampiezza della funzione di trasferimento sia uguale a 1/2.

In entrambi i circuiti RLC la risposta in frequenza presenta un picco pronunciato in corrispondenza della frequenza di risonanza, nel caso dell'RLC in serie introducendo il fattore di merito Q=ω0LR, la larghezza del picco diminuisce all'aumentare di Q, che dipendendo a sua volta da R ed L, si può diminuire R per aumentare Q, però in tal caso si diminuisce anche l'ampiezza. Infatti la banda passante è legata a Q dalla:

Bf=ω02πQ

e viceversa:

Q=ω02πBf=ω0ω2ω1

Nel caso dell'RLC in parallelo il fattore di merito è legato alla banda passante da:

Q=Rω0L

e il discorso sopra si inverte, cioè aumentare Q significa aumentare R.

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