Visualizza wikitesto di Tilde

{{nota disambigua|il nome proprio femminile|Tilde (nome)}}
{{F|grafemi|febbraio 2009}}
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La '''tilde''' è un [[segno diacritico]] (~) appartenente – fra gli altri – ai sistemi ortografici del [[Ortografia della lingua portoghese|portoghese]] e del [[Ortografia spagnola|castigliano]], nonché al greco antico (dov’è però chiamata '''[[accento circonflesso]]'''<ref>L'accento circonflesso è nato in greco con l'usuale forma a punta ˆ (derivata dall'unione degli accenti acuto e grave ´`), che durante il Medioevo è stata modificata dai copisti nella forma a tilde ῀ per comodità grafica. Oggi nelle redazioni moderne dei testi greci antichi si possono trovare entrambe le forme, da considerarsi entrambe corrette.</ref>).

Tale [[grafema]] (~ o &tilde;) in [[lingua castigliana|castigliano]] rappresenta il suono [[nasale palatale]] della lettera [[ñ]] (si chiama in questo caso ''tilde de la ñ'', ''virgulilla'' o ''virgulilla de la ñ'') <ref>Originariamente era usato come [[abbreviazione]] delle [[Grafema|lettere]] [[m]] e [[n]], per poi evolversi sia in segno diacritico, per indicare una particolare pronuncia quando viene posto sopra una lettera, sia come carattere a sé.</ref>.
Nello spagnolo si chiama ''tilde'' anche l'[[accento grafico]] delle parole, avente sempre la forma dell'[[accento acuto]] italiano (´) – come in ''perch'''é'''''.

In alcuni manoscritti [[Medioevo|medioevali]], la tilde non ha funzione diacritica: questo fenomeno è stato denominato da [[Ramón Menéndez Pidal]] ''tilde ociosa'' ("oziosa") o ''inútil'' ("inutile").

Nel codice [[ASCII]], [[ASCII esteso|ASCII 8 bit]], [[Unicode]], [[UTF-8]] e [[UTF-16]], la tilde è identificata dal numero 126 (1111110[[Sistema numerico binario|<sub>bin</sub>]], 7E[[Sistema numerico esadecimale|<sub>hex</sub>]])

== Etimologia ==
La parola ''tilde'' è di origine spagnola e deriva dal verbo ''tildar'', col significato antico di "evidenziare"; a sua volta procede dal [[Lingua latina|latino]] ''titulare'' e ''titulum'' ("segno, iscrizione"); tuttavia, in spagnolo, la parola ''tilde'' ha un significato più ampio e indica – come già detto – qualunque segno che si ponga sopra un'abbreviazione (o una lettera) per distinguerne la pronuncia o l'[[Accento (linguistica)|accentuazione]].

== L'originaria funzione di abbreviatura ==
Nel [[Medioevo]], per risparmiare spazio o per evitare ulteriore fatica agli [[Amanuense|amanuensi]], era normale – nelle [[Epigrafe|iscrizioni]], nei [[Manoscritto|manoscritti]] e negli [[incunabolo|incunaboli]] – far uso di abbreviazioni. Sorsero quindi diversi segni codificati, tra cui la stessa tilde, la quale nasce come stilizzazione delle lettere ''m'' e ''n''; era sovrapposta alle [[Vocale|vocali]] (es.: ''suã'' = ''suam'', ''trẽor'' = ''tremor'', ''ĩcursus'' = ''incursus'', ''õnes'' = ''omnes'', ''exũdo'' = ''exundo'' etc.), ma poteva anche esser collocata sopra alcune consonanti o in abbreviazioni più complesse (es.: ''dña'' = ''domina''). Raramente questo utilizzo avviene anche nell’italiano contemporaneo, dove per esempio nell’[[Annuario pontificio]] troviamo abbreviazioni come ''em̃o'' per ''eminentissimo'' oppure ''rm̃o'' per ''reverendissimo''.

== La tilde in altre lingue ==
=== Palatalizzazione delle consonanti ===
Questa origine è ancora abbastanza chiara in alcune lingue iberiche, come appunto lo spagnolo, il [[Lingua portoghese|portoghese]] o il [[Lingua galiziana|galiziano]]: si prenda per esempio la parola [[Lingua latina|latina]] ''domina'', la cui contrazione ''dom'na'' ha portato a ''donna'' in [[Lingua italiana|italiano]] e ''dueña'' in spagnolo, tramite la [[palatalizzazione]] in [[Nasale palatale|/ɲ/]] del gruppo ''nn'' (fenomeno diffuso nelle [[lingue ibero-romanze]]); lo stesso discorso vale per la parola latina ''annus'' ("anno"), evolutasi nello spagnolo ''año''.

In castigliano, infatti, il [[grafema]] ñ rappresenta il [[fonema]] /ɲ/, e lo stesso vale per altre lingue che hanno subito l'influenza dell'[[ortografia]] castigliana, quali il [[Lingua galiziana|galiziano]], l'[[Lingua asturiana|asturiano]], l'[[Lingua aragonese|aragonese]], il [[Lingua basca|basco]], il [[Lingua guaraní|guaraní]], il [[Lingua quechua|quechua]], il [[Lingua filippina|filippino]] ecc.

=== Nasalizzazione delle vocali ===
In particolare, in portoghese (ma anche in altre lingue come il guaranì, il dialetto sardo di Cabras e nel [[Lingua francese|francese]] arcaico) la tilde è invece il segno diacritico della [[Vocale nasale|nasalizzazione della vocale]] sopra la quale è posta. Nel portoghese moderno si usa solo sopra ''a'' e ''o'', ma nella lingua arcaica la si poteva usare anche con le altre vocali. Anche in questo caso è facilmente riconoscibile l'origine dell'uso della tilde: per esempio la parola latina ''manus'', evolutasi in ''mano'' in italiano e spagnolo, è divenuta ''mão'' in portoghese (altri esempi: le parole latine ''lana'' e ''canis'' sono diventate in portoghese ''lã'' e ''cão'').

===L'accento circonflesso greco===
<div style="float:left; padding:10pt"><span style="font-size:3.4375em">{{polytonic|ῆ}}</span></div>
È la {{polytonic|προσῳδία ὀξυβαρεῖα}} ''pros&#333;día oxybareîa'' «melodia acuta e grave», o la {{Unicode|περισπωμένη προσῳδία}} ''perísp&#333;men&#275; pros&#333;día'' «melodia obliqua», il cui segno è l'unione di un accento acuto e di uno grave; nelle edizioni moderne può trovarsi rappresentato da un accento circonflesso ({{Unicode|&nbsp; ̂}}), oppure come {{Unicode|&nbsp; ̑}} o &nbsp; ̃.

L'accento circonflesso può trovarsi soltanto su una vocale lunga ({{Unicode|ᾱ, η, ῑ, ω, ῡ}}) o su un dittongo, e non oltre la penultima sillaba. Peraltro, la sua posizione nella parola è soggetta alle [[accentazione del greco antico|leggi di limitazione]].

=== Punteggiatura giapponese ===
In [[Lingua giapponese|giapponese]] la tilde (波ダッシュ ''nami dasshu'' «trattino a onda») ha la stessa funzione rivestita dalla lineetta nelle scritture occidentali; inoltre, può essere usata per dividere un titolo dal sottotitolo – dunque a scopo decorativo – oppure al posto del ''[[chōon]]'' per indicare un allungamento vocalico piuttosto marcato (l'uso è limitato a scritti informali: per esempio ai [[Manga|fumetti]]).

== Altri usi ==
=== Matematica ===
La tilde, insieme ad alcune varianti come <math>\approx</math> o <math>\simeq</math>, è un simbolo usato comunemente nelle notazioni matematiche per indicare qualsiasi cosa richiami una relazione di equivalenza. 

Il suo uso primario, appunto, è come generico simbolo di [[Relazione di equivalenza|equivalenza]] tra oggetti della stessa classe di equivalenza: 

<math>a \sim b \iff a \, \, equivalente \, \, b</math>

di cui esistono alcuni casi molto comuni, come:
* indicare un valore approssimativo (più spesso <math>\approx</math>): 

<math>99{,}92 \approx 100</math>
* indicare la equivalenza asintotica di due funzioni, nel calcolo dei [[limite (matematica)|limiti]] : 
<math>a(x) \sim b(x) \Leftrightarrow \lim_{x \to +\infty}a(x)/b(x) = 1</math>
:
L'uso della tilde come accento è comune invece per caratterizzare una variabile diversa da quella senza accento, di cui magari costituisce una variante: <math>a \neq \tilde a</math>

Questo uso della tilde è abituale in vari contesti, per esempio per indicare il [[Sollevamento (matematica)|sollevamento]] di una funzione, oppure in Meccanica Quantistica per distinguere una grandezza dal suo operatore associato.

=== Informatica ===
Nei sistemi [[Unix]]-like come [[Linux]], la tilde indica la [[home directory]] dell'utente corrente, oppure di un altro utente, se anteposta a uno username.<ref>{{En}} "Tilde expansion." ''The GNU C Library Manual.'' Retrieved 4 July 2010. https://www.gnu.org/s/libc/manual/html_node/Tilde-Expansion.html</ref>

Principalmente nei primi anni del [[web]], quando uno stesso dominio ospitava più siti web personali, la [[directory]] contenente le pagine di una data persona era solita venire chiamata con una tilde e il proprio nick (es.: /~bill).

Nel linguaggio di programmazione [[C++]] è utilizzato per distinguere il distruttore della classe, dichiarando una funzione membro senza tipo di ritorno e una tilde anteposta al nome della funzione, uguale a quello della classe.

Nel linguaggio di programmazione [[C (linguaggio)|C]] rappresenta l'operatore bitwise [[Algebra di Boole#NOT|NOT]], quindi il complemento a uno di un numero.

In [[MATLAB]] rappresenta l'operatore logico [[Algebra di Boole#NOT|NOT]] e in [[Java (linguaggio di programmazione)|Java]] l'operatore bitwise (bit a bit) [[Algebra di Boole#NOT|NOT]].

Nell'ambiente di sviluppo [[MAX_(software)|Max/MSP]], è utilizzato per definire gli oggetti che lavorano alla frequenza di campionamento del computer, cioè principalmente quelli che processano il suono. 

Il carattere tilde può essere scritto:
* in [[ambiente (programmazione)|ambiente]] [[Microsoft Windows]] premendo in successione i tasti {{tasto|1}}, {{tasto|2}} e {{tasto|6}} (del tastierino numerico) mentre si tiene premuto il tasto {{tasto|Alt}}.<ref>{{tasto|Alt}} + {{tasto|Fn}} + {{tasto|1}} {{tasto|2}} {{tasto|6}} su computer portatili che non possiedono un tastierino numerico separato.</ref> Altrimenti è possibile passare alla tastiera inglese, premendo contemporaneamente {{tasto|⇧ MAIUSC}} e {{tasto|Alt}}, e poi premere contemporaneamente {{tasto|⇧ MAIUSC}} e {{tasto|\}};
* in ambiente [[Linux]] premendo contemporaneamente i tasti {{tasto|Alt Gr}} e {{tasto|ì}} (da [[X Window System|X]]) oppure {{tasto|Alt Gr}} e {{tasto|0}} (da console);
* in ambiente [[Apple Macintosh]] premendo contemporaneamente i tasti {{tasto|Alt}} e {{tasto|5}} (con layout ''Italiano'' e ''Italiano Pro'').
* nel linguaggio [[HTML]] scrivendo il codice '''''&amp;#126;'''''

=== Linguistica ===
La tilde è usata (con lo stesso valore della sigla ''vs.'') per indicare due elementi in opposizione. Per esempio, per indicare un'opposizione fonologica: [ˈpala]~[ˈpalla] (consonante scempia vs. [[Geminazione consonantica|geminata]]).

== Note ==
<references/>

== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}

{{Portale|linguistica|matematica|informatica}}

[[Categoria:Segni diacritici]]