Visualizza wikitesto di Nasir al-Din al-Tusi

{{Bio
|Nome = Naṣīr al-Dīn
|Cognome = al-Ṭūsī
|PreData = {{farsi|نصير الدين الطوسي}}, trascritto anche Nassir Eddin al-Tusi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ṭūs
|LuogoNascitaLink = Tus (Iran)
|GiornoMeseNascita =18 febbraio
|AnnoNascita = 1201
|LuogoMorte = Baghdad
|GiornoMeseMorte = 26 giugno
|AnnoMorte = 1274
|Attività = astronomo
|Attività2 = matematico
|Nazionalità = persiano
|Immagine = Nasir al-Din Tusi.jpg
|Didascalia = Naṣīr al-Dīn al-Ṭūsī riprodotto su un francobollo persiano in occasione del 7º centenario della morte
}}
Fu anche [[fisico]], [[chimico]], [[biologo]], [[filosofo]], [[teologo]], ma soprattutto uno studioso con approccio [[interdisciplinarietà|interdisciplinare]], al servizio di [[Hülegü]] (Hulagu Khan).

== Vita ==
Nacque nella antica città di [[Tus (Iran)|Ṭūs]], nelle regioni nord-orientali [[iran]]iche del [[Razavi Khorasan]], in una famiglia presumibilmente [[Ismailismo|smailita]]. Perdette il padre in giovane età e intraprese con impegno e serietà l'attività di [[studente]] e studioso. Da giovane si trasferì a [[Nishapur]] per studiare filosofia sotto la guida di [[Farid al-Din 'Attar|Farīd al-Dīn al-ʿAṭṭār]] e matematica, grazie agli insegnamenti di Muḥammad Ḥaṣīb.<ref name="HistMuslimPhil">Siddiqi, Bakhtyar Husain, "Nasir al-Din Tusi", ''A History of Islamic Philosophy'', Vol. 1. M. M. Sharif (ed.). Wiesbaden, Otto Harrossowitz, 1963, p. 565</ref><br />Successivamente si recò nel Quhistan per inserirsi nella comunità ismailita come novizio.<ref name="Tis IEP">{{collegamento interrotto|1=http://www.iep.utm.edu/tusi.htm |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>

Ṭūsī si unì agli [[Nizariti|Assassini]] nella loro fortezza di [[Alamūt]] e fu coinvolto dall'invasione dei [[Mongoli]]  assistendo al collasso del potere politico ismailita. In seguito a questo sconvolgimento politico, Ṭūsī passò al servizio del condottiero mongolo [[Hulegu|Hulagu Khan]] convincendolo a costruire un nuovo [[osservatorio astronomico]] a [[Maragheh]] che per secoli rimase il più importante centro di studi astronomici ; questo periodo fu molto produttivo, dato che Tusi scrisse approssimativamente centosessantacinque opere di argomenti vari, occupanti tutto lo scibile umano.<ref name="HistMuslimPhil"/>

== Lavori e ricerche ==
[[File:Tusi couple.jpg|thumb|Trattato di Tusi preso da Vat. Arabo ms 319]]
Dette la prima esposizione completa del sistema di [[trigonometria]] piana e sferica.

=== Astronomia e geometria ===
Tusi convinse Hulegu a costruire un [[osservatorio astronomico]] per migliorare le conoscenze in materia. Iniziato nel [[1259]], il ''[[Osservatorio di Maragheh|Rasad-e Khaneh]]'' fu costruito ad ovest di [[Maragheh]], la capitale dell'[[Ilkhanato]] mongolo persiano. Grazie alle sue osservazioni, Tusi realizzò tabelle delle posizioni e dei [[pianeti|movimenti planetari]] molto accurate e dette nome ad alcune [[stelle]].

Il suo lavoro si può considerare uno dei più completi svolti fino al suo tempo e si dovette attendere almeno quello di [[Niccolò Copernico]], per assistere a un ulteriore balzo in avanti nei modelli astronomici. Il lavoro e le teorie che elaborò Tusi possono essere paragonati a quelli dell'astronomo [[Cina|cinese]] [[Shen Kuo]] vissuto nell'[[XI secolo]].

Per i suoi modelli astronomici, inventò una tecnica [[geometria|geometrica]] che prese il suo nome, in grado di generare moti lineari dalla somma dei moti circolari; con questa tecnica fu capace di rimpiazzare le [[Claudio Tolomeo|equazioni tolemaiche]], di calcolare il valore della [[precessione degli equinozi]]; inoltre perfezionò la tecnica di calcolo delle declinazioni e contribuì alla costruzione di alcuni strumenti astronomici, tra i quali l'[[astrolabio]].

Tusi fu anche il primo a presentare osservazioni empiriche evidenzianti la [[rotazione terrestre]], usando come parametro di riferimento la posizione delle [[comete]]. Le argomentazioni addotte da Tusi furono simili a quelle usate da [[Niccolò Copernico]] nel [[1543]] per spiegare la rotazione della terra.<ref>F. Jamil Ragep (2001), "Tusi and Copernicus: The Earth's Motion in Context", ''Science in Context'' 14 (1-2), pp. 145–163. [[Cambridge University Press]].</ref>

=== Biologia ===
Tusi si occupò lungamente di [[biologia]] e fu uno dei pionieri di [[evoluzione biologica]] affrontata con un taglio scientifico.<br />
La sua teoria dell'evoluzione si basò sulla convinzione che inizialmente l'[[universo]] fosse consistito di elementi piccoli ed eguali, definibili come [[particelle elementari]]. In una seconda fase, sostanze piccolissime iniziarono a svilupparsi rapidamente e a differenziarsi le une con le altre.<br />
Con questo modello sull'evoluzione, Tusi, arrivò a spiegare come gli elementi si trasformino in [[minerali]], in [[piante]], in [[animali]] e infine in [[esseri umani]].<br />
Tusi riuscì a dissertare come la variabilità [[ereditarietà|ereditaria]] sia stata un fattore importante per l'evoluzione biologica delle cose viventi.<ref name=Alakbarov>Farid Alakbarov (Summer 2001). {{cita testo|url=http://azer.com/aiweb/categories/magazine/92_folder/92_articles/92_tusi.html|titolo=A 13th-Century Darwin? Tusi's Views on Evolution|postscript=nessuno}}, ''Azerbaijan International'' '''9''' (2).</ref><br />
In seguito Tusi discusse sulla capacità di [[adattamento]] degli [[organismi]] all'[[Ambiente (biologia)|ambiente]];<ref name=Alakbarov/> e per ultimo come gli umani si siano evoluti e distinti dagli animali.<ref name=Alakbarov/>

=== Chimica e fisica ===
Nelle discipline della [[chimica]] e della [[fisica]], Tusi elaborò una versione anticipatrice della [[legge della conservazione della massa (fisica)|legge della conservazione della massa]]; scrisse che un [[corpo (fisica)|corpo]] è abile a cambiare e a trasformarsi, ma non a scomparire.<ref name=Alakbarov/>

=== Matematica ===
Tusi fu probabilmente il primo ad occuparsi di [[trigonometria]] come una disciplina separata dalla matematica, e nel suo trattato ''Trattato sui quadrilateri'', fornì la prima esposizione completa di trigonometria sferica,<ref name=trigonometry>{{Cita web|titolo=trigonometry|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/605281/trigonometry|editore=''[[Encyclopædia Britannica]]''|accesso=21 luglio 2008}}</ref> riuscendo ad essere il primo ad elencare i sei distinti casi di un [[triangolo]] retto nella trigonometria sferica.

Nel suo trattato ''On the Sector Figure'', formulò la famosa [[legge dei seni]] per i triangoli piani:<ref name=Berggren-518>{{Cita libro | autore-capitolo-nome=J. Lennart | autore-capitolo-cognome=Berggren | titolo=The Mathematics of Egypt, Mesopotamia, China, India, and Islam: A Sourcebook | url=https://archive.org/details/mathematicsofegy0000unse | capitolo=Mathematics in Medieval Islam | editore=Princeton University Press | anno=2007 | isbn=978-0-691-11485-9 |p=518}}</ref>
:<math> \frac{a}{sin A} = \frac{b}{sin B} = \frac{c}{sin C} </math>

I suoi studi matematici approfondirono le leggi dei seni e delle [[Tangente (matematica)|tangenti]] relative ai triangoli oltre al calcolo delle radici dei [[numeri interi]].

Un suo apprezzato allievo fu il persiano [[Quṭb al-Dīn Shīrāzī]].

A lui sono dedicati il [[cratere Nasireddin]] sulla [[Luna]] e l'[[asteroide]] [[10269 Tusi]].

== Opere principali ==
* ''Tajrīd al-ʿaqāʾid'' – il suo principale lavoro sul ''[[Kalām]]'' ([[filosofia islamica]] scolastica).
* ''al-Tadhkīra fī ʿilm al-hayʾa'' – un memoriale riguardante le scienze astronomiche.
* ''Akhlāq-i Naṣīrī'' – un'opera che si occupa di etica.
* ''al-Risāla al-astūrlābiya'' – un trattato sull'astrolabio.
* ''Zīj-i Īlkhānī'' ("Tavole [[Ilkhanato|ilkhaniche]]") – un importante trattato di astronomia, completato nel 1272.
* ''Sharḥ al-ishārāt'' ("Commento alle ''ishārāt'' [di [[Avicenna]]]"); testo di critica sulle opere di [[Avicenna]].

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{cita libro|nome=Madelung | cognome=Wilferd | wkautore=Wilferd Madelung |titolo=Ethics in Islam | anno=1985 | editore=R.G. Hovannisian | città=Malibu CA |pp=85, 101}}

==Voci correlate==
*[[Osservatorio astrofisico di Şamaxı]]
*[[Scienziati e studiosi del mondo arabo-islamico]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://islamicinsights.com/index.php?option=com_content&task=view&id=316|titolo=Biografia da una prospettiva islamica}}
* {{cita web|url=http://www.muslimphilosophy.com/ip/rep/H036.htm|titolo=Biografia su ''Islamic Philosophy'' Online}}
* {{cita web|url=http://www.iep.utm.edu/t/tusi.htm|titolo=Biografia su ''The Internet Encyclopedia of Philosophy''}}
* Kerry Magruder, {{cita testo|url=http://homepage.mac.com/kvmagruder/hsci/07-Islamic-Indian-Chinese/islamicSupplemental.html|titolo=History of Science Online: Islamic and Early Medieval Science|postscript=nessuno|accesso=27 marzo 2018|dataarchivio=27 gennaio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070127193609/http://homepage.mac.com/kvmagruder/hsci/07-Islamic-Indian-Chinese/islamicSupplemental.html|urlmorto=sì}}, University of Oklahoma
* {{cita web|url=http://www.islamonline.com/cgi-bin/news_service/profile_story.asp?service_id=996|titolo=Islam Online.|accesso=22 novembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304174549/http://islamonline.com/cgi-bin/news_service/profile_story.asp?service_id=996|urlmorto=sì}}
* {{cita testo|url=http://www.wilbourhall.org/index.html#rekha|titolo=The Rekhaganita}}. Una traduzione in [[Lingua sanscrita|sanscrito]], del [[XVIII secolo]], della recensione di Nasir al-Din al-Tusi degli ''Elementi'' di [[Euclide]].

{{Controllo di autorità}}
{{Portale|astronomia|biografie|islam|matematica}}

[[Categoria:Uomini universali]]