Visualizza wikitesto di Linguaggio degli SMS

[[File:Teenage girl texting while reading a manga 1.jpg|thumb|upright=1.6|Lettura di [[manga]] e scrittura di sms, occupazioni di una giovane nell'[[ozio]] della sua cameretta]] 
[[File:Texting in traffic.jpg|thumb|upright=1.6|Istantaneità e ubiquità degli SMS in evidenza, in questo esempio, nel mezzo del [[traffico|traffico cittadino]] a ''[[The Bowery]]'', [[New York]], durante una pausa di un tragitto in [[bicicletta]]]]

Quando si parla di '''linguaggio degli SMS''' si fa riferimento a una particolare [[Competenza comunicativa|competenza nella comunicazione]] scritta, connotata da marcate specificità, che fa uso degli [[SMS]] quale veicolo comunicativo. Si tratta di un [[idioletto]], munito di peculiari caratteristiche [[brachilogia|brachilogiche]] e [[Tachigrafia|tachigrafiche]] e connotate da requisiti di notevole concisione, raggiunti innanzitutto con scelte linguistiche e concettuali attive e consapevoli, aliene, possibilmente, da prolissità e [[Ridondanza (linguistica)|ridondanze]], mirate alla sintesi dei contenuti per adattarsi alla brevità dello spazio e, comunque, all'istantaneità della comunicazione<ref name="Fabbroni 75">B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 p. 75</ref>. Tali obiettivi vengono anche perseguiti, in secondo luogo, attraverso l'uso di frequentissime [[abbreviazione|abbreviazioni]], forme semplificate, [[Sincope (linguistica)|sincopate]] e [[apocope|apocopate]], e altri specifici espedienti, tra cui l'omissione di alcuni segni grafici, o il loro uso fuori standard, la trasgressione delle convenzioni tipografiche, l'uso di componenti [[gergo|gergali]] e [[dialetto|dialettali]]. A questo si aggiunge l'uso di [[Linguaggio non verbale|elementi extra-verbali]] (come [[emoticon]], [[puntini sospensivi]], ecc.) che, in questa forma specifica di linguaggio, tendono a riprodurre, in maniera mimetica, icastica e [[Iconicità|iconica]], elementi tipici della [[Paralinguaggio|comunicazione paralinguistica]] orale, normalmente estranei alla comunicazione scritta<ref name="Fabbroni 78">B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 p. 78</ref>.

L'importanza del fenomeno ha stimolato una ricca serie di studi da parte di linguisti, studiosi della comunicazione, sociolinguisti, psicologici e altri specialisti<ref name="Louvain"/>. L'[[Francofonia|area linguistica francofona]] è stata la prima a beneficiare di uno studio organico e approfondito del fenomeno: infatti, al fine di poggiare tali studi su basi più solide, l'[[Università Cattolica di Lovanio]] ha lanciato l'iniziativa di [[volontariato]] «''Faites don de vos SMS à la science ;-)''»<ref>Traduzione italiana: ''Fate dono dei vostri SMS alla scienza ;-)''</ref>, che ha permesso di mettere insieme 75.000 SMS, e dare il via a uno specifico studio scientifico<ref>C. Fairon, J. R. Klein et S. Paumier, ''Le langage SMS: étude d'un corpus informatisé à partir de l'enquête «Faites don de vos SMS à la science»'', Presses universitaires de Louvain, 2006</ref>, basato sulla costruzione di un ''[[corpus]]'', il primo nel suo genere<ref name="Louvain"/>, e sulla sua sottoposizione ad analisi sistematica<ref name="Louvain 2"/>: dal ''[[corpus]]'' grezzo è stato estratto un ''corpus'' standardizzato e anonimizzato di 30.000 testi, pubblicati su [[CD-Rom]]<ref>C. Fairon, J. R. Klein et S. Paumier, ''Le Corpus SMS pour la science. Base de données de 30.000 SMS et logiciels de consultation'', CD-Rom, Presses universitaires de Louvain, 2006</ref> insieme alla loro trascrizione in francese normalizzato<ref name="Louvain">[http://www.smspourlascience.be/ ''faites don de vos SMS à la science! ;-)''], studio scientifico presso l'[[Università Cattolica di Lovanio]]</ref>.

== Origine e funzioni della scrittura brachilogica e tachigrafica ==
[[File:Messaggio ricevuto.jpg|thumb|upright=1.4|L'arrivo di un messaggio SMS su un cellulare]]
{{Multimedia|allineamento = destra|larghezza = 300|file = Segnale audio di arrivo SMS.ogg|titolo = SMS|descrizione = Segnale audio in codice Morse (SMS SMS) di arrivo di un messaggio SMS su un cellulare}}

L'adozione di scritture tachigrafiche e brachilogiche degli SMS ripropone, in forma nuova, un uso scrittorio che esiste da molti secoli<ref name="Pref. Cortelazzo"/><ref name="D. Crystal, pag. 9">[[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 9)</ref>: sono note le [[abbreviazione epigrafica|abbreviazioni epigrafiche]]<ref name="TVB Oxoniensis"/>, che permettevano di accorciare la lunghezza dei testi incisi, riducendo la dimensione del supporto lapideo e il tempo necessario per la incisione dell'[[epigrafe]]. Analoghi vantaggi si avevano dall'uso di abbreviazioni nella faticosa scrittura su altri) supporti, come le [[Tavoletta cerata|tavolette cerate]] dell'[[antichità]]. Nella scrittura su questi (e altri) supporti è noto lo strumento delle cosiddette ''[[Note tironiane|notae tironianae]]'', le [[tachigrafia|scorciatoie tachigrafiche]] inventate da [[Marco Tullio Tirone]], [[liberto]] e [[scriba]] di [[Cicerone]].

La scrittura abbreviata era già particolarmente presente nelle [[letteratura medievale|scritture medievali]], quando simili espedienti di [[abbreviazione scribale]], adottati dagli [[amanuensi]] degli ''[[scriptorium|scriptoria]]'', erano resi necessari dal costo del supporto fisico su cui andava vergato il testo<ref name="N. Maraschio"/><ref name="G. Ferroni, M. Cortelazzo, 2000"/>: queste forme di scrittura compendiata comportano difficoltà nella lettura e nell'[[Interpretazione (filosofia)|interpretazione]] dei [[manoscritto|manoscritti]] [[Medioevo|medievali]], che possono essere superate attraverso la consultazione di appositi manuali redatti allo scopo<ref name="N. Maraschio">Nicoletta Maraschio, presidente dell'[[Accademia della Crusca]], intervistata in [http://www3.lastampa.it/cultura/sezioni/articolo/lstp/437026/ ''Come cambia la lingua italiana ai tempi degli sms''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120127205030/http://www3.lastampa.it/cultura/sezioni/articolo/lstp/437026/ |data=27 gennaio 2012 }}, ''[[La Stampa]]'', 5 gennaio 2012</ref>.

Il conseguimento di forme di economia nella comunicazione rappresenta, peraltro, un'esigenza interna e costante del linguaggio stesso, che si manifesta, ad esempio, nel progressivo accorciamento, rispetto al passato, della [[Pronuncia dell'inglese|pronuncia delle parole inglesi]]<ref name="TVB Oxoniensis"/>. 
=== Nascita del linguaggio degli SMS ===
La nascita del linguaggio degli SMS è stata determinata dall'introduzione della [[telefonia mobile]], e dalla sua estrema diffusione in tutte le fasce sociali e generazionali, che ha avuto come conseguenza un sempre maggior uso dello strumento comunicativo dei [[SMS|messaggi SMS]], divenuto col tempo un [[Mezzo di comunicazione di massa|mezzo di comunicazione]] di ''straordinaria'' importanza<ref>F. Del Corno, G. Mansi, ''SMS. Straordinaria fortuna di un uso improprio del telefono'', 2002</ref> (in Italia, ad esempio, paese ai vertici delle classifiche mondiali, nel 2002 sono stati inviati in media 44 milioni di messaggi al giorno<ref>Stefano Betti, ''I padroni del display'', 2003 p. 7</ref>). 
L'utilizzo di questo canale di comunicazione ha dovuto fare i conti, fin dall'inizio, con le restrizioni intrinseche del ''[[Mezzo di comunicazione di massa|medium]]'' utilizzato, e, in particolare, con la limitata lunghezza del messaggio e con i costi di trasmissione di ciascun messaggio. A questo va ad aggiungersi la relativa scomodità nell'introduzione di testi attraverso l'esigua tastiera solitamente disponibile sui cellulari. Il macchinoso inserimento dei caratteri, inoltre, ritarda la compilazione e inficia l'esigenza di immediatezza e velocità che, insieme alla brevità, è un'altra caratteristica peculiare di questo sistema di comunicazione<ref name="Fabbroni 81"/>: questa esigenza di istantaneità, si sacrifica normalmente l'elaborazione meditata e l'emissione pianificata degli scritti<ref name="E. Pistolesi, 63">Elena Pistolesi, ''Il parlar spedito. L'italiano di chat, e-mail e SMS'', 2004 (p. 63)</ref>. Un esempio di questa immediatezza è una regola della comunicazione tramite sms, secondo cui il messaggio inviato ottiene di norma un riscontro immediato, sempre tramite sms, salvo intralci o problemi che si frappongono alla risposta e impongono un'attesa e in ritardo che, in genere, dai giovani, sono sgraditi e vissuti come un [[disagio sociale|disagio]]<ref name="G. Cosenza, 198">Giovanna Cosenza, ''I messaggi SMS'', in [[Carla Bazzanella]] (cur.), ''Sul dialogo. Contesti e forme di interazione verbale'', 2002 (p. 198)</ref><ref name="A. Zamperini, 42">[[Adriano Zamperini]], ''L'ostracismo. Essere esclusi, respinti, ignorati'', Einaudi, 2010 ISBN 978-88-0620371-9. (p. 42)</ref>. Ne conseguono rapidissime concatenazioni di messaggi che, in genere, si esauriscono in tipiche "triplette": un "botta e risposta" iniziale a cui può far seguito la conferma di ricezione di chi ha dato inizio allo scambio<ref name="G. Cosenza, 198"/><ref>B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 (pp. 90 e 105)</ref>; in questo modo, la comunicazione sms, introdotto come sistema per garantire di [[comunicazione asincrona]], si è trasformato, nell'[[Cultura giovanile|uso giovanile]], in una forma di [[comunicazione sincrona]]<ref name="A. Zamperini, 42"/>. Perfino quando un messaggio non richiede risposta, può esservi la necessità di comunicarne l'avvenuta ricezione, tanto che la [[trasgressione]] di questa elementare [[norma (sociologia)|norma sociale]] può ingenerare, nel destinatario, sensazioni di [[Esclusione sociale|emarginazione]] ed [[esclusione sociale]] (e viene anzi utilizzata, nei [[gruppi sociali]], all'interno di pratiche di [[Ostracismo (sociologia)|ostracismo]]<ref name="A. Zamperini, 42"/>): per questo, una diffusa abitudine, quando non è necessaria una risposta, è quella di darne "riscontro", ad esempio, con un determinato numero di squilli a vuoto<ref name="F. Rosa, 62">Francesco Rosa, ''Tra le modalità comunicative della specie umana'', 2005, p. 62</ref>. È chiaro che in un sistema di comunicazione improntato a simili caratteristiche di velocità e prontezza, permane sempre l'esigenza di tempi di scrittura velocissimi, anche nei messaggi cortissimi, in cui non esistono limitazioni stringenti alla lunghezza del testo (ad es., di natura economica)<ref name="Fabbroni 81">B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 (p. 81)</ref>.

=== Funzione linguistica e sociale ===
Studi [[sociolinguistica|sociolinguistici]] hanno messo in evidenza come il canale degli sms assolva a molteplici funzioni, due delle quali assumono particolare rilevanza: a quella primaria, comunicativa e [[funzione referenziale|referenziale]] in senso stretto, si affiancano, nella [[cultura giovanile|cultura adolescenziale]], funzioni secondarie, quali la [[Gioco linguistico|funzione ludica]] (frutto di una tipica inclinazione del temperamento umano<ref name="D. Crystal, pag. 74">[[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 74)</ref>) e, in aggiunta, molto più importante, la [[funzione fàtica]], ovvero quella dimensione della [[comunicazione interpersonale]] le cui implicazioni investono la costruzione e il mantenimento dei [[rapporti sociali]]<ref name="MCMCiEL 5"/>. Quest'ultima ipotesi è stata verificata in ampi contesti culturali e geografici: ad esempio, è stato notato come "nella cultura degli adolescenti europei e nordamericani, l'invio di sms non rappresenta solo un mezzo efficace per far circolare informazione in maniera rapida e comoda. Si tratta, piuttosto, di una performance verbale attraverso la quale i giovani costruiscono e mantengono il loro mondo sociale"<ref name="MCMCiEL 5">A. H. Caron, L. Caronia, ''Moving Cultures: Mobile Communication in Everyday Life'', 2007, p. 5</ref>, facendo, della scrittura degli SMS, un efficacissimo "strumento di [[socializzazione (sociologia)|socializzazione]], [e] di costruzione di [[relazioni sociali]] informali"<ref>AA. VV., ''Scrittura e nuovi media: dalle conversazioni in rete alla Web usability'', 2004, p. 13</ref>. Vi è anche chi sostiene che sia la funzione relazionale ad egemonizzare la comunicazione via sms, dal momento che l'invio di un sms dà l'opportunità di stabilire un contatto, e di infondere il senso di "[[Prossemica|vicinanza]]", in maniera molto più disimpegnata e informale, sottraendosi al più intenso coinvolgimento emotivo richiesto da una telefonata<ref name="G. Cosenza, 204">Giovanna Cosenza, ''I messaggi SMS'', in [[Carla Bazzanella]] (cur.), ''Sul dialogo. Contesti e forme di interazione verbale'', 2002 (p. 204)</ref>.

Questo tratto generale assume un rilievo ancor maggior in specifici contesti culturali, come è il [[cultura giapponese|caso del Giappone]], in cui lo stile di comunicazione associato agli SMS (ma anche alle [[e-mail]]), più informale e superficiale, permette di superare tutti gli ostacoli e le difficoltà che la particolare [[cultura giapponese]] frappone alla conversazione orale, a causa della [[Conformismo|necessità di conformarsi]] a una serie di [[Galateo (costume)|regole di etichetta]] che implicano, tra l'altro, il rispetto delle rigide [[gerarchia sociale|gerarchie sociali]] che la tradizione giapponese impone agli individui nelle loro [[relazioni interpersonali]]<ref>Michael Barry e LiAnne Yu, ''The Uses and Meaning of I-mode in Japan'', in «''Revista de Estudio de Juventud''» Madrid, n. 57/2002 (p. 157) ISSN 0211-4364</ref>.

== Caratteristiche ==

=== Concisione e violazione delle regole linguistiche ===
Elemento fondamentale del linguaggio dei ''messaggini'' è la [[brachilogia]], derivante in gran parte dal mancato rispetto della corretta ortografia, ma anche dall'adozione di alcuni artifici di scrittura. Infatti, altra caratteristica di questo linguaggio è la trasgressione di fondamentali regole della produzione scritta, come la [[punteggiatura]], assente o fuori standard<ref name="Fabbroni 77"/>, le convenzioni tipografiche e ortografiche sull'uso della [[maiuscola]] (spesso carente o del tutto assente<ref name="Fabbroni 78"/>), la sintassi, assente o estremamente semplificata<ref name="G. Ferroni, M. Cortelazzo, 2000"/>, o come, infine, il travolgimento della stessa [[grammatica]] della lingua. Altre regole infrante sono quelle della composizione tipografica, con l'assenza di spazi dopo i segni di punteggiatura, l'assenza di accapo, ecc.

Altre scelte, tendenti a raggiungere obiettivi di concisione, non sono specifiche della comunicazione tramite SMS. Alcuni strumenti, infatti, appartengono già allo stile delle [[cartoline postali]] e dei [[Titolo di giornale|titoli di giornale]]<ref name="Louvain 54"/>: si tratta innanzitutto di [[sintassi|scelte sintattiche]] semplificate, con predominio della [[paratassi]] (la costruzione attraverso giustapposizione di frasi, senza elementi di collegamento)<ref name="Louvain 53">C. Fairon, J. R. Klein et S. Paumier, ''Le langage SMS: étude d'un corpus informatisé à partir de l'enquête «Faites don de vos SMS à la science»'', 2006, p. 53</ref>, e l'uso dello [[stile nominale]]<ref name="Louvain 54">C. Fairon, J. R. Klein et S. Paumier, ''Le langage SMS: étude d'un corpus informatisé à partir de l'enquête «Faites don de vos SMS à la science»'', 2006, p. 54</ref>.

Esistono, peraltro, casi di sms in cui emerge l'ambizione dell'autore nel ricercare una [[sintassi]] complessa, con esiti che possono definirsi di tipo "letterario", senza rinunciare all'uso degli altri elementi di tipo "telegrafico", come fonetizzazioni, effetto rebus", ecc.<ref name="Louvain 54"/>

=== Elementi extra-verbali ===
A questo arsenale di strumenti testuali, si aggiungono [[linguaggio non verbale|elementi extra-verbali]], come [[emoticon]] o [[smiley]], composizioni grafiche, [[puntini sospensivi]], ecc., che aggiungono al testo un "riflesso emotivo"<ref name="TVB Oxoniensis"/> e tentano di riprodurre e simulare, nella parola scritta, mimeticamente, il tenore e la [[Emotività|''temperatura'' emotiva]] del messaggio<ref name="Louvain 2"/>, al pari di quanto avviene con gli [[paralinguaggio|elementi paralinguistici]] ordinariamente dispiegati nella comunicazione orale (elementi [[cinesica|cinesici]] come [[mimica facciale]] e [[prossemica|scelte prossemiche]]; [[tratti soprasegmentali|tratti prosodici]] (o soprasegmentali), come [[Tono (linguistica)|tono]] e inflessioni della [[voce]], ecc.) non riproducibili nell'ordinaria scrittura o comunque non traducibili se non a prezzo di una perdita di concisione e tempestività<ref name="Fabbroni 77">B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 p. 77</ref>. Si travasano così elementi analoghi nella comunicazione veloce, attraverso l'uso di una sorta di [[ideogrammi|simboli ideografici]]<ref name="Fabbroni 78" /> o di moderni [[pittogrammi]]<ref name="TVB Oxoniensis"/>.

=== Riduzione delle ridondanze linguistiche ===
[[File:Hitler-est-mechant.jpg|thumb|upright=1.4|''Hitlaire s'etait un mêchand'' (''[[rectius|recte]]'': ''Hitler était méchant'' - [[Hitler]] era cattivo): alle perplessità sulla puerilità e le incertezze della scrittura, risponde con linguaggio da sms: "Ma è vero! Chi sei tu, una [[nazista]]?"<ref>Illustrazione comica di una delle [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|linee guida]] di [[Wikipedia]]: ''[[Wikipedia: Non mordete i nuovi arrivati|Non mordete i nuovi arrivati]]'': il personaggio a sinistra rappresenta un [[newbie]] alle prime armi, quello a destra un'utente navigata di [[Wikipedia]]</ref>]]

L'esigenza di brevità e velocità implica la riduzione o l'espunzione, dalla comunicazione scritta dei messaggi telefonici, di molti di quegli elementi di [[Ridondanza (linguistica)|ridondanza linguistica]] che fanno normalmente parte della comunicazione parlata, anche telefonica, e della comunicazione scritta: si tratta di elementi formali, [[funzione referenziale|referenziali]], e [[pleonasmo|pleonastici]] che arricchiscono il contenuto informativo, anche a costo di qualche ripetizione, e vengono solitamente utilizzati, in molti contesti comunicativi, per superare i possibili elementi di patologia della comunicazione, per migliorare l'[[affidabilità]] nella trasmissione e ricezione del messaggio, e per rendere più facilmente comprensibile il messaggio al destinatario<ref name="F. Rosa, 61">Francesco Rosa, ''Tra le modalità comunicative della specie umana'', 2005, p. 61</ref>. La rarefazione di elementi ridondanti, unita all'[[Alterazione (linguistica)|alterazione]] dell'ortografia, può opporre ostacoli alla [[ermeneutica|comprensione del testo]]: soccorre, in questi casi, la capacità di interpretare le allusioni a elementi di conoscenza condivisi dai due soggetti in comunicazione, e la [[pragmatica|competenza pragmatica]] del ricevente, vale a dire la sua capacità di valutare il [[contesto (linguistica)|contesto linguistico]] a cui appartengono i [[segno|segni]] e l'intenzione dello scrivente<ref name="MCMCiEL 182"/><ref name="D. Crystal, pag. 17">[[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 17)</ref>.

=== Varietà della lingua ===
Elemento accessorio è la [[Varietà linguistica|varietà della lingua utilizzata]]: nel caso dell'italiano, si tratta normalmente di un [[Italiano popolare|linguaggio medio o basso]], strutturalmente semplificato, che si avvicina al [[registro linguistico]] del parlato, con inflessioni [[gergo|gergali]], [[Italiano regionale|dialettali]], [[Idioletto|idiolettali]] e la presenza di notevoli dosi di [[Alterazione (linguistica)|corruzione e alterazione]] dovute all'uso esteso di [[forestierismi]]<ref name="Fabbroni 76">B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 p. 76</ref>: si tratta, in alcuni casi, di una caratteristica giustificata dall'utilizzo di [[Anglicismo|anglicismi]] che richiedono una scrittura più breve dell'equivalente in lingua locale, o più facilmente abbreviabili secondo modalità largamente riconoscibili: a titolo di esempio, ''imo'' (''in my opinion'') per ''secondo me'', ''asap'' (''as soon as possible'') per ''prima possibile'', ''2nite'' (''tonight'') per stanotte.

=== Fenomeni comunicativi peculiari al linguaggio degli SMS ===
Se da un lato, per raggiungere l'economia e la concisione, il linguaggio degli SMS attinge a usi e convenzioni provenienti da contesti comunicativi preesistenti, esistono invece alcuni fenomeni che sono manifestazioni tipiche degli SMS. Il primo è la consuetudine delle "risposte a raffica", vale a dire un'unica infilata di risposte alla molteplicità di domande presenti nel messaggio a cui si risponde<ref name="Louvain 44">C. Fairon, J. R. Klein et S. Paumier, ''Le langage SMS: étude d'un corpus informatisé à partir de l'enquête «Faites don de vos SMS à la science»'', 2006, p. 44</ref>. Un secondo è la tendenza osservata a far seguire, a una domanda posta all'interlocutore, la propria risposta alla stessa domanda, in qualcosa che suona come: «''Sei poi stato al concerto? Io sì, con mio fratello''»<ref name="Louvain 54" /> (in quest'ultimo caso, evidentemente, si evita l'invio di un successivo messaggio per comunicare la propria risposta).

==== Altre caratteristiche: plurivocità, cripticità, aspetti ludici ====
Lo studio sul corpo di sms di [[Francofonia|area francofona]] ha permesso di affermare che, anche in un'area linguistica omogenea, non esiste una varietà univoca<ref name="Louvain 2"/> di linguaggio, ma una molteplicità di "linguaggi degli SMS". Altro aspetto, legato a quest'ultimo è la capacità di elaborare codici comunicativi criptici, non comprensibili a tutti, e di inventare nuove parole<ref name="Louvain 2">C. Fairon, J. R. Klein et S. Paumier, ''Le langage SMS: étude d'un corpus informatisé à partir de l'enquête «Faites don de vos SMS à la science»'', 2006, p. 2</ref>.

Spesso, i vari strumenti e procedimenti sono combinati in maniera tale da determinare l'"effetto rebus", un miscuglio di lettere, cifre, simboli, anglicismi, abbreviazioni, con l'aggiunta eventuale di emoticon, da interpretare in base al loro valore denominativo<ref name="Louvain 53"/>: in questo caso, gioca anche l'intento dello scrivente nel [[Gioco linguistico|voler perseguire un fine ludico]], ma con ingredienti solitamente dispensati a "dosi ridotte"<ref name="Louvain 53"/>, senza spingersi a un punto tale da sacrificare la leggibilità del messaggio<ref name="Louvain 53"/>.

=== Importanza linguistica ===
La pratica degli SMS, e il linguaggio correlato, rivestono una notevole importanza dal punto di vista linguistico e comunicativo, soprattutto fra i giovani. Va tenuto presente, infatti, che essi sono diventati il [[Mezzo di comunicazione di massa|''medium'' di massa]] quasi esclusivo della comunicazione scritta giovanile<ref name="F. Rosa, 61"/>. Secondo il sociologo [[Alberto Abruzzese]], la pratica del messaggio breve telefonico ha inaugurato una nuova epoca della comunicazione<ref>Citato in B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 p. 91</ref>. Per l'italiano, ad esempio, i canali di scrittura telematica (sms, email, [[Twitter]], ecc.), hanno portato un elemento di novità di portata storica: "per la prima volta, nella [[storia della lingua italiana]], c'è una forma di scrittura, di lingua scritta, [...] condivisa da una larghissima parte della popolazione"<ref>Giuseppe Antonelli, [http://www.treccani.it/webtv/videos/Int_Giuseppe_Antonelli_linguaggio_SMS.html# ''SMS ed e-mail: la frammentarietà del nuovo italiano scritto''], contributo video, dalla Web TV dell'[[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]] (00:14-00:28)</ref> che ha sottratto l'italiano a una condizione "paradossale", quella di vivere quasi esclusivamente come lingua scritta, appannaggio, tuttavia, quasi esclusivo, di un'[[Élite (sociologia)|élite]] culturale, una condizione in cui, per secoli, la maggioranza della popolazione italiana è rimasta esclusa dalla comunicazione scritta, dapprima per l'imperante [[analfabetismo]], poi per l'avvento e la preponderanza di [[mezzi di comunicazione di massa]] non-alfabetici, come la [[telefono|comunicazione telefonica]] o [[televisione|televisiva]]<ref>Giuseppe Antonelli, [http://www.treccani.it/webtv/videos/Int_Giuseppe_Antonelli_linguaggio_SMS.html# ''SMS ed e-mail: la frammentarietà del nuovo italiano scritto''], contributo video, dalla Web TV dell'[[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]] (00:38-1:05)</ref>.

Per fare un esempio del giudizio degli studiosi, vi è chi, come il linguista [[Michele Cortelazzo]]<ref name="M. Cortelazzo, 2001">[[Michele Cortelazzo]], ''Telefonini cellulari e computer rilanciano la scrittura, ideografica'', in «''Telèma''» VI, n. 23, 2000/2001, pp. 102-104</ref>, ritiene che l'inaspettata ed enorme proliferazione degli sms ha smentito le più fosche previsioni sul declino, ritenuto inarrestabile, della produzione scritta, incalzata, soprattutto tra i giovani, dall'invadenza pervasiva e totalizzante della [[televisione]],<ref name="Fabbroni 77"/>.

È poi lo stesso aspetto ludico a costituite uno dei pregi del linguaggio degli SMS: la familiarità con il "texting" tra i bambini, ad esempio, è legata al grado di [[alfabetizzazione]] raggiunto e alle abilità acquisite nella scrittura; non è possibile "giocare" con il linguaggio, le regole, le trasgressioni, le parole, le abbreviazioni, e raggiungere una [[Linguaggio settoriale|competenza settoriale]], se non si è conquistato un buon grado di confidenza con l'ordinaria comunicazione, se non si conosce, in particolare, lo "spelling" e il suono delle parole<ref name="D. Crystal, pag. 162">[[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 162)</ref>. Anzi, l'utilizzo di tale modalità di comunicazione è ritenuto uno strumento utile proprio ad affrontare i problemi di quei bambini che mostrano difficoltà nel livello di alfabetizzazione e di competenza linguistica<ref name="D. Crystal, pag. 157">[[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 157)</ref>.

Lo stesso Cortelazzo avverte però del rischio che l'estrema concisione e la velocità di interazione finiscano per confinare il mezzo degli SMS alla trasmissione di contenuti leggeri, facendo diventare il mondo comunicativo della messaggistica il dominio della fatuità<ref name="G. Ferroni, M. Cortelazzo, 2000"/>.

Altro rischio avvertito è che la stringatezza del messaggio e soprattutto l'assenza di elementi accessori della comunicazione –[[pleonasmo|pleonastici]], formali e [[funzione referenziale|referenziali]]– assecondi un impoverimento della comunicazione<ref name="F. Rosa, 61"/>.

=== Elementi di coerenza ===

Il linguaggio degli sms non si caratterizza unicamente per le scelte tecniche di abbreviazione, ma anche per una marcata connotazione linguistica, per quanto riguarda il [[registro linguistico|registro]] impiegato, la [[varietà linguistica]], la gergalità, gli [[Linguaggio non verbale|artifici non verbali]] (in forma di particolari segni grafici<ref name="Fabbroni 77" />) messi in campo nella comunicazione.

Da una serie caratteristiche molto varie, emerge, tuttavia, una connotazione di notevole coerenza e regolarità, suscettibile perfino di essere sottoposta a un'analisi stilistica tesa ad accertare l'autenticità della scrittura: questa strada è stata seguita in una vicenda giudiziaria che ha destato notevole interesse nell'ambito delle [[scienze forensi]]<ref name="D. Crystal, pag. 60"/>. È il caso di un [[infanticidio]] perpetrato in [[Inghilterra]] nel 2001, di cui fu vittima la quindicenne Danielle Sarah Jones (nata il 16 ottobre 1985): dell'omicidio fu ritenuto colpevole lo zio Stuart Campbell, il cui alibi, corroborato da un SMS giunto sul suo numero dal telefono della ragazza, fu smontato dopo che, con il sostegno di una [[Linguistica forense|perizia linguistica]], il messaggio in questione fu giudicato un falso fabbricato ad arte dall'omicida nel tentativo di allontanare da sé ogni sospetto<ref name="D. Crystal, pag. 60">[[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 60)</ref><ref>{{cita news|data=11 agosto 2006|accesso=9 gennaio 2014|titolo=Texting study to catch criminals|editore=[[BBC News]]|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/technology/4780713.stm}}</ref><ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/3303637.stm|titolo=Mobile phones&nbsp;– the new fingerprints|editore=BBC News|data=18 dicembre 2003 |accesso=9 gennaio 2014 | nome =Chris | cognome=Summers}}</ref>.

=== Diffusione ===

[[File:NON AUX SMS.JPG|thumb|Un "no agli sms" in [[lingua francese|francese]] rivela resistenze culturali al linguaggio degli SMS. Si noti come, per una maggior efficacia comunicativa, questo "Comitato contro il linguaggio SMS e l'errore volontario" si affidi alle stesse forme espressive che vuole osteggiare.]]
[[File:No-k.svg|thumb|Il divieto di sostituzione "''ch''" <math>\rightarrow</math> "''k''" equiparato a un divieto di fumo]]

Il linguaggio degli SMS si è presto diffuso anche in ambiti diversi della comunicazione telematica, perfino laddove il suo uso non è giustificato dalle limitazioni di spazio imposte dal mezzo<ref name="Fabbroni 80"/>: ad esempio, è stato importato nelle [[chat]]<ref name="Louvain 2"/> di Internet, nonostante, in questo caso, si disponga normalmente di una tastiera completa, senza sottostare alle limitazioni di lunghezza e senza scontare quelle dovute al costo dei singoli messaggi.

Un uso simile, più o meno esteso, sempre in assenza di limitazioni estrinseche, lo si può occasionalmente incontrare nei [[blog]], nei [[forum (Internet)|forum]] telematici, nelle [[e-mail]]<ref name="Louvain 2"/>. Spesso però, in tali ambienti virtuali, la libertà espressiva, grafica e ortografica dispiegabile dagli scriventi nel dominio comunicativo degli sms sono spesso deprecate, a causa alle limitazioni oggettive suggerite da più restrittive regole di etichetta<ref name="TVB Oxoniensis"/> (si tratta della cosiddetta ''[[netiquette]]'', che si basa sulla vigenza informale di una serie regole di comportamento e di scrittura, a cui è normalmente richiesto di aderire e conformarsi quando si utilizzino tali ultimi mezzi di comunicazione).

=== Fenomeno di costume generazionale ===

L'espansione della sfera d'uso, lo ha fatto approdare anche ad altri ambiti della ordinaria produzione scritta, non solo nella comunicazione mediata da computer e gadget telefonici, ma anche nella scrittura su supporti, come la scrittura su muro, la tradizionale scrittura su carta, ecc.

Ne è nato, quindi, un vero e proprio fenomeno di costume, in cui spiccate connotazioni di gergo generazionale si fondono con spinte giovanili all'inventività e all'[[espressività]], al [[gioco linguistico]] [[Creatività|creativo]], all'interno del perimetro costituito da un canone condiviso e in parte criptico e iniziatico, all'uso consapevole di regole comuni<ref name="Fabbroni 80">B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 p. 80</ref>, incuranti di come queste regole condivise possano essere difformi e trasgressive rispetto alle ordinarie [[grammatica prescrittiva|prescrizioni grammaticali]] e [[norma (linguistica)|norme linguistiche]].

L'infrazione dei canoni della scrittura  (ortografia, punteggiatura, grammatica) ha dato luogo anche a forme negative di reazione, tanto che l'uso diffuso di questo stile di comunicazione incontra spesso remore e resistenze culturali. Esistono, in rete, iniziative che si proclamano come organizzazioni di lotta o di resistenza all'uso del linguaggio degli sms, percepito come dilagante: in [[Francofonia|area francofona]], ad esempio, è stato costituito il ''Comité de lutte contre le langage sms et les fautes volontaires sur Internet'' (''Comitato di lotta contro il linguaggio degli sms e gli errori volontari su Internet'') che afferma di aver arruolato alla propria causa oltre ventimila volontari (al 2014)<ref>[http://sms.informatiquefrance.com/ ''Comité de lutte contre le langage sms et les fautes volontaires sur Internet'']</ref> (un volantino di lotta del comitato è visibile in una delle immagini a corredo di questa voce).

Nella [[letteratura scientifica]], invece, prevalgono opinioni opposte, come quella, già citata, espressa dal prof. [[Michele Cortelazzo]]<ref name="M. Cortelazzo, 2001"/>, che vede nel fenomeno linguistico degli sms una rivitalizzazione della pratica scrittoria nell'[[Cultura giovanile|universo giovanile]], in una dimensione in cui l'immediatezza del risultato comunicativo fa premio sulla rinuncia apparente a ogni aspirazione [[poetica]]<ref name="G. Ferroni, M. Cortelazzo, 2000">[[Giulio Ferroni]], [[Michele Cortelazzo]], [http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/19/proprio_3mendo_dalla_lettera_messaggini_co_0_0008197924.shtml ''«6 proprio 3mendo»: dalla lettera ai messaggini in codice''], ''[[Corriere della Sera]]'', 19 agosto 2000</ref>. In un altro caso, peraltro, ne sono state messe alla prova proprio le potenzialità come medium di espressione poetica mediante l'indizione di un apposito concorso, avvenuta in un ambito scolastico istituzionale<ref>[https://glismsdiventanopoesia.blogspot.com/ ''Gli sms diventano poesia''] Blog del concorso omonimo bandito dall'Istituto Comprensivo "Oreste Giorgi" di Valmontone (RM)</ref>. Lo stesso ''corpus'' standardizzato raccolto dall'[[Università cattolica di Lovanio]] contempla un «florilegio di [...] messaggi deliziosi»<ref name="Louvain 2"/>, in grado di dimostrare la capacità degli utenti di coniugare invenzione linguistica ed elaborazione poetica, pur nei limiti di brevità imposti dalla tecnologia e dalla prassi degli SMS<ref name="Louvain 2"/>.

== Esempi ==
Le caratteristiche comuni al linguaggio degli sms si realizzano in forme diverse nelle diverse aree linguistiche e nelle diverse culture. A volte, si registrano anche forme che si potrebbero definire di [[prestito linguistico]] tra diverse realtà. Nella seguente trattazione si cercherà di enucleare alcune regole che emergono, paradossalmente, proprio dalla trasgressione delle norme linguistiche che caratterizza questo tipo di comunicazione rapida: alcune di queste forme (come, ad esempio, le abbreviazioni) difficilmente emergono come forme stabili e generalizzabili, e pertanto non appaiono in grado di estendere la loro influenza ad altre forme di scrittura<ref name="Pref. Cortelazzo"/>.

=== Linguaggio degli SMS in italiano ===
In italiano, un esempio ovvio è l'uso della più sintetica scrittura "''1''" al posto dell'articolo indeterminativo "un"/"una"<ref name="V. Giacalone"/> o delle cifre (1, 2, 3,...) al posto dei numeri (uno/un, due, tre,...). Diverso (e, ovviamente, tipico dell'italiano) è l'uso del "''6''" in luogo della parola "''sei''" (seconda persona dell'indicativo presente del verbo essere)<ref name="V. Giacalone"/><ref name="Fabbroni 79"/>, anche in combinazione con lettere, come nel caso di stringhe alfanumeriche che sottendono una [[lettura endofasica]]<ref name="Pref. Cortelazzo"/>: "''c6''" che si legge "''ci sei''"<ref name="Fabbroni 79"/>, o come nel caso di "''qlc1''" in luogo di "''qualcuno''"<ref name="Fabbroni 79"/>, "''nes1''" in luogo di "''nessuno''"<ref name="Fabbroni 79">B. Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', 2007 p. 79</ref>, o di "''6 3mendo''" in luogo di "''sei tremendo''"<ref name="Pref. Cortelazzo">[[Michele Cortelazzo]], prefazione a Elena Pistolesi, ''Il parlar spedito. L'italiano di chat, e-mail e SMS'', 2004</ref> (l'uso di numeri, o combinazioni di numeri e lettere, al posto di [[Omofonia (linguistica)|parole omofone]], è peraltro diffuso in molti altri contesti linguistici: in [[lingua cinese|cinese]], ad esempio, la stringa "521" (五二一) significa "ti amo" (我爱你)).

Altro esempio è la sostituzione del gruppo consonantico "''ch''" con la singola consonante "''k''" per l'[[occlusiva velare sorda]], in sillabe come "''che''", "''chi''", o l'uso della consonante "''c''" in luogo della particella ([[pronome]] o [[avverbio]]) "''ci''" (come nel già visto nel caso di "''c6''"). Altro fenomeno è la contrazione consistente nella sostituzione di un'intera [[Frase fatta|frase convenzionale]] con una sigla (anch'essa convenzionale): in questo modo, frasi come "''ti voglio bene''"/"''ti voglio tanto bene''"/"''ti voglio troppo bene''", vengono sostituite con le sigle "''tvb''"/"''tvtb''"<ref name="V. Giacalone"/>. In altri casi, l'abbreviazione si traduce nell'estrazione, dalla frase, di una successione di alcune consonanti, non necessariamente iniziali, come avviene in "ti voglio troppo bene", che diventa "tvtrb".

Un altro espediente brachilogico consiste nella [[apocope|troncatura]] di vocaboli lunghi mediante caduta di [[sillaba|sillabe]] o [[fono|foni]] terminali ([[apocope]] ed [[elisione]]): così, si avrà ''raga'' per ''ragazzi'', ''prof'' per ''professore''/''professoressa'', ''dmn''/''doma'' per ''domani''<ref name="MCMCiEL 182"/>, ''risp'' per ''risposta''/''rispondere''<ref name="Fabbroni 79"/>, ecc., o la sostituzione di nomi e luoghi, conosciuti ai due parlanti, con le semplici iniziali<ref name="Fabbroni 76"/>. La comprensibilità del reale significato di simili abbreviazioni si affida in buona parte al [[contesto (linguistica)|contesto linguistico]] in cui esse sono calate ma, soprattutto, fa leva anche sull'intrinseca [[Ridondanza (linguistica)|ridondanza di contenuti]] di cui è portatore ogni messaggio verbale, perfino quello estremamente conciso e prosciugato degli SMS<ref name="MCMCiEL 182">A. H. Caron, L. Caronia, ''Moving Cultures: Mobile Communication in Everyday Life'', 2007, p. 182</ref>.

Altra sostituzione frequente è quella che vede il simbolo della moltiplicazione ("''x''") usato in luogo della sillaba "per", sia in posizione isolata, come nella preposizione semplice "per", sia per rimpiazzare un gruppo fonetico all'interno di un [[lessema]]: in questi modo, la preposizione "per" diventa semplicemente ''x'', la congiunzione "però" diviene ''xò'' o ''xo'', l'avverbio "perché" viene solitamente reso con ''xke'' o addirittura i più sintetici ''x<nowiki>'</nowiki>'' e ''xk'' (in quest'ultimo caso, opera congiuntamente anche una delle regole di sostituzione precedentemente esposte: "che" > "ke").

In alcune delle sostituzioni precedenti ("''però''">"''xo''", "''perché''">"''xke''") è riconoscibile un altro espediente che consente di velocizzare la digitazione, la trasgressione dei [[segni diacritici]], il cui utilizzo può risultare ridotto o addirittura assente.

Nella resa delle voci del verbo avere inizianti per "h", si opta normalmente per la caduta della consonante iniziale: "ho"/"ha"/"hai", ad esempio, diventano "o"/"a"/"ai"<ref name="V. Giacalone"/>, con una grafia che, in altri contesti della comunicazione scritta, comporterebbe un'eclatante violazione delle regole dell'[[ortografia]], tanto più grave, in questo caso, perché l'omissione della "h" iniziale stravolge la funzione grammaticale e logica del termine.

Altro fenomeno è la tendenza a compendiare il testo omettendo alcune, o tutte, le vocali: "quanto" diventa "qnt"<ref name="V. Giacalone"/>, "grazie" diventa "grz"<ref name="V. Giacalone"/>, "prego" "prg"<ref name="V. Giacalone">Valerio Giacalone, [http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=55 ''Il linguaggio degli sms in Italia''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131203192155/http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=55 |data=3 dicembre 2013 }}, dal sito della [[casa editrice]] [[Zanichelli Editore|Zanichelli]]</ref>. Si tratta di una sorta di "[[scrittura fonetica]]", resa più facile in lingue, come l'inglese, in cui vi è una maggiore incoerenza tra la prassi ortografica e la [[Fonologia della lingua inglese|prassi fonetica]]<ref name="D. Crystal, pag. 48">[[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 48)</ref> (a differenza dell'italiano, in cui il rapporto tra segni e fonemi è più univoco).

Anche negli SMS in italiano, come in altri contesti linguistici (si veda, ad esempio, il francese), non è infrequente l'utilizzo di [[Anglicismo|anglicismi]] come sostituti più brevi, o più abbreviabili, delle forme originarie: ''be4'' (''before'', prima), ''l8''/''l8r'' (''late''/''later''), ''imo'' (''in my opinion''), ''fyi'' (''for your information''), ''asap'' (''as soon as possible''), ''2nite'' (''tonight''), ''cu''/''cul8r'' (''see you''/''see you later'')<ref name="Fabbroni 79"/>.

=== Altri contesti linguistici ===
[[File:Sms.jpg|thumb|upright=1.4|Un invito al [[reclutamento di massa|reclutamento]] affida la sua efficacia comunicativa allo slang degli SMS: «Slt koi29 on é jamé 2tro @ s batre pour la P. ;-)» = «''Salut! Quoi de neuf? On n'est jamais de trop à se battre pour la Paix!''»: («Salve! Sapete che c'è di nuovo? Non si è mai di troppo a battersi per la Pace»)]]

Fenomeno analoghi, pur con diverse estensioni e forme, avvengono in molte altre lingue.

==== Inglese ====
In inglese, il fenomeno dell'invio di SMS conosce varie denominazioni, tra cui ''short messaging'', ''short mail'', ''SMSing'', ''person-to-person messaging'', ''mobile messaging'', ''wireless messaging'', ''tesxt messaging'', ''texting'', ''txtng''<ref name="D. Crystal, pag. 5">[[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 5)</ref>.
 
In maniera analoga a tutti i contesti linguistici, anche in inglese vengono spesso omesse le vocali e le consonanti meno significative: in questo modo, "txt msg" sta per ''text message'' (messaggio di testo). Altro uso inglese è l'uso di singole vocali o cifre per sostituire intere parole dal [[Omofonia (linguistica)|suono affine]], di cui sono esempi "u" per ''you'', il "2" (''two'') usato in luogo di ''to'', e il "4" (''four'') in luogo di ''for'': in questo modo, si potrà scrivere sinteticamente "4u"/"2u", intendendo ''for you''/''to you''. Il seguente è un elenco di abbreviazioni e combinazioni molto comuni in inglese<ref>[[John Peter Sloan|John P. Sloan]], ''Instant English 2'', 2011 ISBN, p. 355</ref>:
{{Colonne}}
* r = ''are''
* 8 = ''ate''
* 4 = ''for''
* 2 = ''to''
* b = ''be''
* be4 = ''before''
{{Colonne spezza}}
* lol = ''laughing out loud'', ''lots of luck'' o ''lots of love''
* d8 = ''date''
* m8 = ''mate'' 
* dnr = ''dinner''
* u = ''you''
* xlnt = ''excellent''
* jk = ''just kidding''<ref name="D. Crystal, pag. 193">David Crystal, ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', 2008 (p. 193)</ref>
{{Colonne fine}}

Alcune abbreviazioni (in [[Abbreviazioni in uso nelle chat|uso nelle chat]] o negli [[sms]]) sono entrate talmente nell'uso da meritarsi l'inclusione nel lemmario dell'[[Oxford English Dictionary]]: è il caso di OMG ("Oh my God") e LOL ("Laughing out loud")<ref name="TVB Oxoniensis">[[Maria Simonetti]], ''[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Sms,%20il%20%27tvb%27%20entra%20a%20Oxford/2154276 Sms, il 'tvb' entra nell'Oxford] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120601203346/http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Sms,%20il%20%27tvb%27%20entra%20a%20Oxford/2154276|date=1 giugno 2012}}'', ''[[l'Espresso]]'', 22 giugno 2011</ref>.

==== Francese ====

[[File:SillyModernSociety.jpg|thumb|upright=1.4|[[Parigi]]: [[satira]] del gergalismo sms: "Sei tu? / Sono io! / Mi ami? / Taci!" (''Silly Modern Society'')]]
[[File:Japanese girl with mobile phone.jpg|thumb|upright=1.4|Una [[Harajuku girl]] alle prese con il suo cellulare]]

Anche in francese, al pari di quanto accade in altre lingue, il cosiddetto ''langage SMS'' combina procedimenti diversi per perseguire la voluta sinteticità di parole e frasi:

* [[abbreviazione]]<ref name="Langage SMS 39"/><ref name="Langage SMS 49">AA.VV., ''Le langage SMS: étude d'un corpus informatisé à partir de l'enquête «Faites don de vos SMS à la science»'', 2006, p. 49</ref>: "lgtps" (''longtemps''), "tt" (''tout''), "ds" (''dans''), "qd" (''quand''), "bcp" (''beaucoup''), "pcq" (''parce que''), "pr" (''pour''), "rv" (''rendez-vous''), "slt" (''Salut''), "ss" (''sous'', ''sans'' o ''suis''), "stp/svp" (STP/SVP, ''S'il te/vous plaît''), "kdo" (''cadeau''); la maggior parte delle vocali sono scartate, e anche alcune consonanti, ma la parola rimane più o meno leggibile e comprensibile; 
* [[fonetica]]: ''koi'', ''jamè'', ''grav'', ''eske''; si tratta di una sorta di [[trascrizione fonetica]]: basta leggere normalmente le sillabe per ricostruire la parola d'origine; 
* [[rebus]] [[tipografia|tipografico]]: ''2m1'' = ''demain'' (domani), ''bi1'' = ''bien'' (bene), ''koi 2 9'' = ''quoi de neuf'' (che c'è di nuovo), "gt" = ''j'étais'' (io ero), "mr6" = ''merci'' (grazie). 
* valore di [[Compitazione|spelling]] delle lettere, delle cifre e dei caratteri: ''G'' per «''j'ai''», ''C'' per «''c'est''», ''a12c4'' per «''À un de ces quatre''», ''2m1'' per «''demain''», ''bi1'' per «''bien''», ''koi 2 9'' per «''quoi de neuf''». Il procedimento viene dall'inglese (''R'' per « ''are'' », ''U'' per « ''you'' »), lingua nella quale il procedimento non è di pertinenza esclusiva delle giovani generazioni. Così, nel [[linguaggio di programmazione]] di [[MATLAB]], «convertire un numero (''number'') in testo (''string'')» si dice ''num2str'', in cui «2» si legge ''to'', «verso».
* utilizzo di [[Anglicismo|anglicismi]] più brevi dell'equivalente francese (''today'' per ''aujourd'hui'', ''now'' per ''maintenant'', ecc.).

Alcune regole sono reminiscenze di altri universi comunicativi, anche scolastici<ref name="Langage SMS 39"/>. Ad esempio, l'utilizzo di ''po'' in luogo di ''pas'' è un retaggio del mondo dei [[fumetti]], uno dei cui personaggi, [[Titeuf]], faceva uso sistematico della sostituzione di ''pas'' con ''pô''<ref name="Langage SMS 39">AA.VV., ''Le langage SMS: étude d'un corpus informatisé à partir de l'enquête «Faites don de vos SMS à la science»'', 2006, p. 39</ref>.

==== Russo ====
In Russia, l'uso di un linguaggio sintetico, che utilizza l'[[alfabeto latino]] con l'aggiunta di particolari richiami grafici, dà inoltre la possibilità di evitare l'[[alfabeto cirillico]], che si serve del sistema [[Unicode]] e, per questo motivo, limita la lunghezza del messaggio a soli 70 caratteri in luogo dei canonici 160: esempi di trascrizione del russo sono "Ja tebjá ljubljú" al posto di "Я тебя люблю" (in italiano: ''Ti amo''), o ancora (graficamente) R TE6R /\I-06/\I-0, o infine, combinando i due metodi, "R Te6R Lyu6Lju".

==== Giapponese ====
{{vedi anche|Cultura dei telefoni cellulari in Giappone|Cell phone novel|Emoji|Kaoani}}
In Giappone va segnalato che l'uso di [[Linguaggio non verbale|componenti extra-verbali]], del tipo [[emoticon]], assume una connotazione particolare. I [[ideogrammi|simboli ideografici]] della comunicazione sms vengono chiamati ad esprimere non solo semplici stati d'animo, ma anche sensazioni e concetti più articolati<ref name="Fabbroni 80"/>: così, per esempio, con la stringa grafica "(-_-)" si intenderà l'"essere arrabbiati senza farlo notare"; l'espressione di un "sorridere arrossendo" sarà affidata all'emoticon (*^_^*)<ref name="Fabbroni 80"/>, ecc. (Per approfondire la particolarità degli emoticon nella [[cultura giapponese]], si vedano le voci ''[[Emoji]]'' e ''[[Kaoani]]'')

=== Influenza dei dizionari ''Text on 9 keys'' (T9) ===
[[File:Mobile phone keyboard.svg|thumb|left|upright=1.4|Disposizione di numeri e caratteri su una [[tastiera (informatica)|tastiera]] di [[telefono cellulare|cellulare]]: a ciascun tasto corrispondono più simboli.]]
{{vedi anche|Text on 9 keys}}

L'uso delle abbreviazioni per velocizzare la digitazione è stato reso meno stringente con l'introduzione di [[algoritmi]] predittivi basati sulla frequenza d'uso del lessico, che cercano di indovinare il termine che si vuole digitare e, sostanzialmente, lo suggeriscono prima che si sia finito di comporlo interamente (dizionari [[Text on 9 keys|T9]]). Allo stesso modo, esistono algoritmi che offrono un'ulteriore funzione che velocizza la digitazione senza l'uso di abbreviazioni, cercando di prevedere la parola successiva a quella appena digitata, proponendo più alternative.

Questi sistemi software semplificano notevolmente l'inserimento dell'ortografia completa, diminuendo il numero di pressioni sui tasti e, di conseguenza, riducendo il tempo necessario all'introduzione del testo. Ciò rende le abbreviazioni meno utili e anche più laboriose da usare perché, non essendo presenti nel dizionario della [[localizzazione (software)|lingua locale del software]], la loro digitazione entra in conflitto con il sistema T9 (l'incompatibilità può essere aggirata, semplicemente, disattivando la funzionalità T9 sul dispositivo mobile). Un altro sistema è aggiungere le abbreviazioni al dizionario del T9, in modo che quest'ultimo non le riconosca come errori. In caso il terminale subisca una completa re-inizializzazione (Factory restore), ad esempio a causa di una riparazione, le aggiunte andranno perse. Altrettanto succede quando si compra un nuovo terminale, poiché le modifiche al dizionario non sono importabili (tranne rarissime eccezioni).

Per contro, non tutte le parole possibili sono presenti nel dizionario caricato, e talvolta è necessario aggiungerne manualmente di nuove, o comporle all'istante attraverso la combinazione altre parole o spezzoni di esse (ad esempio, un avverbio come "manifestamente" potrebbe essere generato dall'unione di "mani", "festa" e "mente", tre parole certamente più frequenti e sicuramente presenti nei dizionari T9).

La diffusione del T9 è assai differenziata da paese a paese: ad esempio, è tanto presente in Italia quanto di scarso utilizzo nei paesi slavi.

In alcuni smartphone, la normale tastiera può essere temporaneamente commutata in una tastiera numerica con T9. Viste le potenzialità di tali terminali, questa funzione può sembrare inutile. In effetti ha l'unico scopo di rendere l'utilizzo all'utente che proviene da un terminale "classico", più "amichevole". Ad esempio, un utente anziano, abituato da anni al T9, potrà utilizzarlo senza l'ansia di commettere errori, fino a che non si sarà abituato alla tastiera standard.

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* Maria Rosaria Compagnone, ''Linguaggio SMS: il parlato digitato, ''Liguori Editore, 2014 ISBN 978-88-207-6111-0
* Barbara Fabbroni, ''L'SMS: una tribù comunicativa'', [[Edizioni Universitarie Romane]], 2007 ISBN 978-88-6022-053-0
* Valerio Giacalone, [https://web.archive.org/web/20131203192155/http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=55 ''Il linguaggio degli sms in Italia''], dal sito della [[casa editrice]] [[Zanichelli Editore|Zanichelli]]
* Franco Del Corno, Gianluigi Mansi, ''SMS. Straordinaria fortuna di un uso improprio del telefono'', [[Raffaello Cortina Editore]], 2002 ISBN 978-88-7078-778-8
* [[Giulio Ferroni]], [[Michele Cortelazzo]], [http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/19/proprio_3mendo_dalla_lettera_messaggini_co_0_0008197924.shtml ''«6 proprio 3mendo»: dalla lettera ai messaggini in codice''], ''[[Corriere della Sera]]'', 19 agosto 2000
* Stefano Betti, ''I padroni del display'', [[collana editoriale|collana]] ''Cultura digitale'', [[Apogeo (casa editrice)|casa editrice Apogeo]], 2003 ISBN 88-503-2148-1
* Cédrick Fairon, Jean-René Klein, Sébastien Paumier, ''Le langage SMS: étude d'un corpus informatisé à partir de l'enquête «Faites don de vos SMS à la science»'', Presses universitaires de Louvain, 2006 ISBN 2-87463-048-9
* Id., ''Le Corpus SMS pour la science. Base de données de 30.000 SMS et logiciels de consultation'', CD-Rom, Presses universitaires de Louvain, 2006, ISBN 2-87463-028-4
* André H. Caron, Letizia Caronia, ''Moving Cultures: Mobile Communication in Everyday Life'', McGill-Queen's University Press-MQUP, 2007 ISBN 978-0-7735-3218-2
* [[John Peter Sloan]], ''Instant English 2'', Edizioni Gribaudo, 2011 ISBN 978-88-580-0448-7
* Francesco Rosa, ''Tra le modalità comunicative della specie umana'', [[Rubbettino Editore]], 2005 ISBN 978-88-498-1348-7
* Elena Pistolesi, ''Il parlar spedito. L'italiano di chat, e-mail e SMS'', Esedra, Padova, 2004 ISBN 88-86413-82-3
* AA.VV., ''Scrittura e nuovi media: dalle conversazioni in rete alla Web usability'', a cura di [[Franca Orletti]], [[Carocci Editore]], 2004 ISBN 88-430-3131-7
* [[Giuseppe Antonelli (linguista)|Giuseppe Antonelli]], [https://web.archive.org/web/20190527023139/http://www.treccani.it/enciclopedia/il-linguaggio-degli-sms_(XXI-Secolo)/ «{{Maiuscoletto|IL LINGUAGGIO DEGLI SMS}}»], ''XXI Secolo'' (2009), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]
* ''Saperi e didattica della letteratura. Per una rivisitazione della centralità delle scrittura nella congèrie dei linguaggi'', a cura di Agostino Formica, Luigi La Rosa, Loredana Marzullo, Rubbettino-Irrsae Calabria, 2002.
* {{Lingue|en}} [[David Crystal]], ''txting<!--iniziale minuscola-->: the gr8 db8'', [[Oxford University Press]], 2008 ISBN 978-0-19-954490-5.
* {{Lingue|en}} Crispin Thurlow e Alex Brown, [http://extra.shu.ac.uk/daol/articles/v1/n1/a3/thurlow2002003.html ''Generation Txt? The sociolinguistics of young people's text-messaging''], 2003
* Giovanna Cosenza, ''I messaggi SMS'' (pp.&nbsp;193–207), in AA.VV., ''Sul dialogo. Contesti e forme di interazione verbale'', a cura di [[Carla Bazzanella]], [[Guerini Associati|Guerini]], 2002 ISBN 88-8335-309-9

== Voci correlate ==
* [[Abbreviazione]]
* [[Abbreviazione scribale]]
* [[Brachilogia]]
* [[Gergo di internet]]
* [[Leet]]
* [[Lista di abbreviazioni in uso su Internet]]
* [[SMS]]
* [[T9 (informatica)]]
* [[Emoticon]]
* [[Paralinguaggio]]
* [[Linguaggio non verbale]]
* [[Gioco linguistico]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}

== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20120127205030/http://www3.lastampa.it/cultura/sezioni/articolo/lstp/437026/ ''Come cambia la lingua italiana ai tempi degli sms''], ''[[La Stampa]]'', 5 gennaio 2012 
* Daniele Semeraro, [http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scuola_e_universita/servizi/parole/sms-crusca/sms-crusca.html ''Ti dico tutto con pochi caratteri. Così gli sms ci hanno cambiati''], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 11 maggio 2007
* [http://www.smspourlascience.be/ ''faites don de vos SMS à la science! ;-)''], il primo studio scientifico del fenomeno, presso l'[[Università Cattolica di Lovanio]], attraverso un corpus letterario di 75.000 sms in francese "donati alla scienza", di cui 30.000 pubblicati in CD-ROM.
* {{lingue|it|fr|en|de|es}} [http://www.sms4science.org/?q=it/node/36 sms4science], progetto internazionale coordinato dal CENTAL-''Centre de traitement automatique du langage'' dell'[[Università Cattolica di Lovanio]].
* Giuseppe Antonelli, [http://www.treccani.it/webtv/videos/Int_Giuseppe_Antonelli_linguaggio_SMS.html# ''SMS ed e-mail: la frammentarietà del nuovo italiano scritto''], contributo video, dalla Web TV dell'[[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]
* Giancarlo Schirru, [http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/parole_cantate/Schirru.html ''La scrittura spedita, pronipote del latino''], ''PEM-Piazza Enciclopedia Magazine'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]

{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Linguaggio degli SMS| ]]