Visualizza wikitesto di Adhara

{{nota disambigua}}
{{Corpo celeste
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|nome_stella = Adhara
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Adhara, Adara, [[Nomenclatura di Bayer|ε CMa]], [[Nomenclatura di Flamsteed|21 CMa]], [[Catalogo HD|HD]] 52089, [[Catalogo Hipparcos|HIP]] 33579, [[Catalogo HR|HR]] 2618, [[Catalogo SAO|SAO]] 172676
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'''Adhara''' ([[Nomenclatura di Bayer|ε CMa / ε Canis Majoris / Epsilon Canis Majoris]]) è una [[stella]] situata nella [[costellazione]] del [[Cane Maggiore]]. Avendo [[magnitudine apparente|magnitudine]] +1,51<ref name=SIMBAD/> è la seconda stella più luminosa della sua costellazione, dopo [[Sirio]], nonché la [[Lista delle stelle più brillanti del cielo notturno osservabile|ventiduesima stella più luminosa dell'intera volta celeste]]. La sua posizione la rende osservabile con più facilità dall'[[emisfero australe]]. Distante 405 [[anni luce]] dal [[sistema solare]]<ref name=Anderson>{{cita web |url=http://vizier.u-strasbg.fr/viz-bin/VizieR-5?-ref=VIZ50cfe0944aaa&-out.add=.&-source=V/137C/XHIP&recno=33487 |titolo=Entry 33579 |sito=Extended Hipparcos Compilation (XHIP) |autore=Anderson E., Francis C. |data=15 febbraio 2012 |accesso=17 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305082446/http://vizier.u-strasbg.fr/viz-bin/VizieR-5?-ref=VIZ50cfe0944aaa&-out.add=.&-source=V%2F137C%2FXHIP&recno=33487 |urlmorto=sì }}</ref>, è una [[supergigante blu]] o [[gigante brillante]] blu di [[classificazione stellare|classe spettrale]] B2. A causa della notevole rarefazione dell'[[idrogeno]] neutro del [[mezzo interstellare]] nella direzione della stella, Adhara è la più luminosa fonte di [[raggi ultravioletti]] estremi del cielo<ref name=Bowey>{{cita|Bowey (1996)}}.</ref>. Il suo nome ha origine dall'arabo عذارى ‘aðāra' e significa "le vergini"<ref name=Allen/>.

== Osservazione ==
{{Mappa di localizzazione IAU|mappa = CMa|RA = {{RA|6|58|37,549}} |DEC = {{DEC|-28|58|19,51}}|didascalia= Posizione della stella nella costellazione del Cane Maggiore.}}
Benché [[Johann Bayer]] abbia assegnato ad Adhara la lettera [[Epsilon (lettera)|epsilon]] (ε), essa è la seconda stella in ordine di [[luminosità (astronomia)|luminosità]] della sua costellazione, dopo Sirio. Si presenta come un astro di colore azzurro, individuabile una dozzina di gradi a sud di Sirio. Con [[Wezen]] ({{ST|Delta|CMa}}) e [[Aludra]] ({{ST|Eta|CMa}}) essa forma un triangolo di stelle vicine e brillanti, dato che Wezen e Aludra hanno rispettivamente magnitudine +1,83 e +2,40. Adhara costituisce il vertice ovest del triangolo, Wezen quello nord, Aludra quello est.

Adhara è una stella dell'[[emisfero celeste australe]]; avendo una [[Declinazione (astronomia)|declinazione]] pari a -28°58', risulta visibile solo nelle zone temperate dell'[[emisfero boreale]], mentre è invisibile o appare molto bassa all'orizzonte nelle zone settentrionali. D'altra parte appare [[astro circumpolare|circumpolare]] solo nelle regioni [[antartide|antartiche]], più a sud della [[latitudine]] 62°S<ref>Una declinazione di 28°S equivale ad una distanza angolare dal [[polo sud celeste]] di 62°; il che equivale a dire che a sud del 62°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 62°N l'oggetto non sorge mai.</ref>. La sua [[magnitudine apparente]] pari a +1,51 le permette di essere individuata anche dai centri urbani moderatamente affetti da [[inquinamento luminoso]].

Il periodo migliore per la sua osservazione ricade nei mesi dell'inverno boreale, corrispondente all'estate dell'emisfero australe, dove, data la sua declinazione, è visibile anche per un arco di tempo maggiore.

Circa 4,7 milioni di anni fa, Adhara si trovava molto più vicina al Sole di quanto non sia ora, a soli 34 anni luce di distanza, ed era molto più brillante di quanto non sia oggi, arrivando ad essere di gran lunga [[Stelle storicamente più luminose|la stella più luminosa del cielo]], con una magnitudine apparente di -3,99. Nessun'altra stella è stata da quel momento più luminosa nel cielo notturno terrestre, e nessun'altra lo sarà nei prossimi 5 milioni di anni<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Once and Future Celestial Kings |cognome=Tomkin |nome=Jocelyn |rivista=Sky and Telescope |anno=1998 |volume=95 |numero=4 |p=59 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1998S%26T....95d..59T |accesso=18 gennaio 2013}}</ref>.

== Ambiente galattico ==
[[File:2000lys.png|thumb|upright=1.4|left|Mappa delle stelle e delle [[nebulosa|nebulose]] entro il raggio di 2000 [[anno luce|anni luce]] dal [[Sole]]. L'immagine è orientata in modo che le stelle più vicine al [[centro galattico]] si trovino nella parte bassa della stessa. Il diradarsi delle stelle nella parte bassa e nella parte alta dell'immagine indica i confini del [[Braccio di Orione]]. Si apprezza la posizione di Adhara (εCMa) entro la circonferenza più interna, indicante una distanza di 500 anni luce dal Sole.]]
La nuova riduzione dei dati [[Astrometria|astrometrici]] del [[telescopio spaziale]] [[Hipparcos]] ha portato a un nuovo calcolo della [[parallasse]] di Adhara, che è risultata essere 8,05 ± 0,14 [[milliarcosecondo|mas]]<ref name=vanLeeuwen>{{cita pubblicazione|titolo=Validation of the new Hipparcos reduction|autore=F. van Leeuwen |anno=2007 |rivista=Astronomy and Astrophysics |volume= 474 |numero=2 |pp=653-664 |url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2007A%26A...474..653V&db_key=AST&nosetcookie=1 |doi=10.1051/0004-6361:20078357 |accesso=19 gennaio 2013}}</ref>. Pertanto la distanza di Adhara dalla Terra è pari a 1/0,00805 [[parsec|pc]], ossia 124,02 pc, equivalenti a 405 ± 7 [[anno luce|anni luce]]. Ne consegue che Adhara e il Sole sono situate nel medesimo braccio della [[Via Lattea]], il [[Braccio di Orione]]. Le [[coordinate galattiche]] di Adhara sono 239,83° e -11,32°<ref name=SIMBAD/>. Una [[longitudine galattica]] di circa 240° significa che la linea ideale che congiunge il Sole e Adhara, se proiettata sul [[piano galattico]], forma con la linea ideale che congiunge il Sole con il [[centro galattico]] un angolo di 240°. Ciò significa che Adhara è leggermente più lontana dal centro galattico di quanto non sia il Sole. Una [[latitudine galattica]] di poco più di -11° significa che Adhara si trova un po' più a sud rispetto al piano su cui sono posti il Sole e il centro galattico.

La zona del cielo in direzione di Adhara è particolarmente povera di [[Mezzo interstellare|gas interstellare]]<ref name=Gry>{{cita|Gry (1995)}}.</ref>. Ciò la rende di gran lunga la più luminosa fonte di raggi ultravioletti estremi del cielo (cioè nella banda compresa fra 504 e 760&nbsp;[[Ångström|Å]]<ref>{{cita|Cohen (1998)}}.</ref>): infatti la radiazione ultravioletta della stella viene solo in minima parte [[Assorbimento (ottica)|assorbita]] e [[Diffusione ottica|dispersa]] dal poco gas che si frappone fra l'osservatore e l'astro. Si ritiene che la scarsità di mezzo interstellare nella direzione di Adhara sia dovuta a una estensione della [[Bolla Locale]], che si prolunga mediante un tunnel lungo almeno 300&nbsp;[[parsec|pc]] e largo circa 50&nbsp;pc nella direzione della stella<ref name=Gry/>. Nella Bolla Locale la densità del mezzo interstellare è significativamente inferiore rispetto alla densità media di tale mezzo all'interno della [[Via Lattea]]<ref>{{cita web |url=http://www.solstation.com/x-objects/chimney.htm |titolo=Local Chimney and Superbubbles|editore=Solstation|anno=2011 |accesso= 21 gennaio 2013 }}</ref>. Buona parte dell'assorbimento della luce proveniente da Adhara è opera della [[Nube Interstellare Locale]], che si estende in prossimità del Sole; ciò significa che al di fuori di tale nube la densità del gas che si frappone fra l'osservatore e la stella è estremamente bassa<ref name=Gry/>. Data questa situazione, Adhara è la maggior fonte di [[ione|ionizzazione]] degli [[atomo|atomi]] di [[idrogeno]] che formano la Nube Interstellare Locale e pertanto l'analisi dello [[Spettro elettromagnetico|spettro]] stellare fornisce importanti indizi riguardo allo stato di ionizzazione e alla morfologia della Nube<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Epsilon Canis Majoris and the ionization of the local cloud |autore=J. V. Vallerga, B. Y. Welsh |rivista=Astrophysical Journal |anno=1995 |volume=444 |numero=2 |pp=702-707 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1995ApJ...444..702V |doi=10.1086/175643 |accesso=30 gennaio 2013}}</ref>.

== Caratteristiche fisiche ==
=== Caratteristiche fondamentali ===
Adhara è stabilmente [[classificazione stellare|classificata]] come una stella di tipo B2<ref name=SIMBAD/> di colore azzurro. Esso è dovuto alla sua [[Temperatura effettiva (astrofisica)|temperatura superficiale]], che è stata misurata in {{tutto attaccato|20 990 ± 750 [[Kelvin|K]]}}<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Empirical effective temperatures and bolometric corrections for early-type stars |autore=A. D. Code ''et al.'' |rivista=Astrophysical Journal |anno=1976 |volume=203 |pp=417-434 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1976ApJ...203..417C |doi=10.1086/154093 |accesso=22 gennaio 2013}}</ref>. Altri valori citati in letteratura sono 21.500&nbsp;K<ref name=Gregorio/> e 22.900&nbsp;K<ref name=Lyub>{{cita pubblicazione|autore= Lyubimkov, L. S. et al.|anno= 2004|titolo=Surface abundances of light elements for a large sample of early B-type stars - III. An analysis of helium lines in spectra of 102 stars|rivista=[[Monthly Notices of the Royal Astronomical Society]]|volume= 351 |numero=2|pp=745-767|doi=10.1111/j.1365-2966.2004.07825.x|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2004MNRAS.351..745L|accesso=23 gennaio 2013}}</ref>. Non c'è invece accordo fra le fonti riguardo alla [[classificazione stellare#Le classi di luminosità|classe di luminosità]] della stella, che viene a volte attribuita alla classe Iab delle [[Stella supergigante|supergiganti]] intermedie<ref name=SIMBAD/>, ma più spesso alla classe II delle [[Stella gigante brillante|giganti brillanti]]<ref name=Gregorio>{{cita|Gregorio (2002)}}.</ref>.
[[File:Adhara.jpg|thumb|upright=1.6|Adhara]]

A causa della sua luminosità e del suo spettro poco influenzato dal gas interstellare, Adhara è una delle stelle appartenenti alle prime classi spettrali meglio studiate, sicché i suoi parametri sono conosciuti con una certa precisione. Il suo [[diametro angolare]] è stato misurato da Hambury Brown ''et al.'' (1974) utilizzando il [[Narrabri Stellar Intensity Interferometer]], situato a Narrabri, nel [[Nuovo Galles del Sud]]; essi hanno ottenuto un valore di {{tutto attaccato|0,80 ± 0,05 [[milliarcosecondo|mas]]}}<ref>{{cita pubblicazione |titolo=The angular diameters of 32 stars |autore=R. Hanbury Brown, J. Davis, L. R. Allen |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society |anno=1974 |volume=167 |pp=121-136 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1974MNRAS.167..121H |accesso=22 gennaio 2013}}</ref>, che alla distanza stimata da Hipparcos corrisponde a un [[raggio (astronomia)|raggio]] di {{tutto attaccato|10,6 ± 0,7 [[Raggio solare|R<sub>☉</sub>]]}}<ref>Dato il raggio angolare α di una stella e la sua distanza D, allora il suo raggio è dato dall'equazione: <math>\mathit{R}_* = {\tan \alpha} \cdot \mathit{D}</math>.</ref>. Avendo una misura del raggio, per stimare la [[massa (fisica)|massa]] della stella, è necessario conoscere la [[Gravità di superficie|gravità superficiale]]. I valori riportati in letteratura di questa grandezza variano di solito da [[logaritmo|log]] ''[[Accelerazione di gravità|g]]'' = 3 a log ''g'' = 3,5<ref name=Aufdenberg>{{cita|Aufdenberg (1998)}}.</ref><ref name=Koleva>{{cita pubblicazione |titolo=Stellar population models in the UV. I. Characterisation of the New Generation Stellar Library |autore=M. Koleva, A. Vazdekis |rivista=Astronomy & Astrophysics |anno=2012 |volume=538 |pp=A143, 13 pp. |url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2012A%26A...538A.143K&db_key=AST&nosetcookie=1 |doi=10.1051/0004-6361/201118065 |accesso=24 gennaio 2013}}</ref><ref name=Gregorio/>. Questo margine di incertezza è molto ampio e rende difficile la stima della massa. Assumendo una gravità superficiale di log ''g'' = 3,2 e un raggio di {{tutto attaccato|11,3 ± 1,1 R<sub>☉</sub>}}, Aufdenberg ''et al''. (1998) deducono una massa di {{tutto attaccato|7,4 ± 3,0 [[massa solare|M<sub>☉</sub>]]}}<ref name=Aufdenberg/>. Tuttavia questo dato non sembra corretto: infatti dalla distanza, dalla magnitudine apparente e dalla temperatura superficiale si può dedurre che Adhara abbia una [[luminosità (astronomia)|luminosità]] di circa {{tutto attaccato|20 000 [[luminosità solare|L<sub>☉</sub>]]}}<ref name=Aufdenberg/>; per la regione del [[diagramma H-R]] individuata dalla temperatura superficiale e dalla luminosità assoluta della stella passano le [[Traccia evolutiva|tracce evolutive]] di stelle aventi massa intorno alle 12&nbsp;M<sub>☉</sub><ref name=Aufdenberg/>. Aufdenberg ''et al''. (1998) deducono che l'errore potrebbe essere attribuito a una stima della gravità superficiale troppo bassa e che una gravità di log ''g'' = 3,5 avvicinerebbe maggiormente la stima della massa ricavata da raggio e gravità superficiale a quella ricavabile dalla posizione della stella sul diagramma H-R<ref name=Aufdenberg/>.

Le stime della velocità di [[rotazione]] dell'astro intorno al proprio asse (<math>v_e \cdot sin i</math>) variano da 25&nbsp;[[km/s]] a 60&nbsp;km/s<ref name=SIMBAD/>. Assumendo con Bernacca e Perinotto (1970)<ref name=Bernacca>{{cita pubblicazione |titolo=A catalogue of stellar rotational velocities |autore=P. L. Bernacca, M. Perinotto |rivista=Contributions dell'Osservatorio Astrofisico dell'Universita di Padova in Asiago |anno=1970 |numero=239 |url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?1970CoAsi.239....1B&db_key=AST&nosetcookie=1 |accesso=26 gennaio 2013}}</ref> un valore di 35&nbsp;km/s, se ne desume che il [[periodo di rotazione]] è uguale o inferiore a 15 giorni. Per un dato più preciso bisognerebbe conoscere l'inclinazione dell'asse di rotazione rispetto alla nostra linea di vista, il cui valore non è stato ancora appurato.

Con un'età stimata di 22,5 milioni di anni<ref name=Tetz/>, Adhara ha cessato o sta per cessare di [[fusione nucleare|fondere]] l'[[idrogeno]] presente nel suo nucleo ed è quindi da poco uscita dalla [[sequenza principale]]<ref name=JK/>. Le sue dimensioni sono destinate ad aumentare nei prossimi milioni di anni, quando diventerà una [[supergigante rossa]]. Se in questa fase non perderà una quantità eccessiva di massa, potrebbe al termine della sua esistenza esplodere in una [[supernova di tipo II]]; altrimenti potrebbe diventare una rara [[nana bianca#Al limite tra stelle medie e massicce (8-10 M☉): nane O-Ne-Mg|nana bianca al neon e ossigeno]]<ref name=JK/>.

=== Vento stellare e emissione di raggi X ===
Adhara emette un [[vento stellare]] che comporta una perdita di massa di {{tutto attaccato|3-8 × 10<sup>-8</sup> M<sub>☉</sub>}} all'anno<ref name=Cohen1996>{{cita|Cohen (1996)}}.</ref>. Si tratta di un vento stellare veloce, come è tipico delle stelle appartenenti alle classi spettrali O e B, avente una velocità terminale di 910&nbsp;km/s<ref name=Cohen1996/>. Si ritiene che le perturbazioni a cui questo vento è sottoposto siano responsabili dell'emissione di [[raggi X]] della stella. Le stelle appartenenti alle classi spettrali O e B emettono raggi X nella misura di un decimilionesimo della [[radiazione]] totale<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Relations among stellar X-ray emission observed from Einstein, stellar rotation and bolometric luminosity |autore=R. Pallavicini, L. Golub, R. Rosner, G. S. Vaiana, T. Ayres, J. L. Linsky |anno=1981|rivista=Astrophysical Journal|volume=248|pp=279-290|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1981ApJ...248..279P| doi=10.1086/159152| accesso=28 gennaio 2013}}</ref>. Dato che tali stelle non presentano una [[zona convettiva]] superficiale e quindi non possiedono una [[corona solare|corona]], bisogna pensare a meccanismi alternativi che siano alla base dell'emissione di raggi X. Una delle teorie più accreditate è rappresentata dall'ipotesi che irregolarità nel flusso di radiazione proveniente dalla stella siano alla base di turbolenze nel vento stellare che si diparte dalla superficie dell'astro a velocità molto alte. Le collisioni ad altissima velocità riscaldano il gas del vento stellare portandolo a temperature abbastanza elevate da emettere nella banda dei raggi X<ref>{{cita pubblicazione |titolo=X-ray emission from the winds of hot stars. II |autore=L. B. Lucy |rivista=Astrophysical Journal |anno=1982 |volume=255 |pp=286-292 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1982ApJ...255..286L |doi=10.1086/159827 |accesso=28 gennaio 2013}}</ref>. All'interno del vento stellare di Adhara è possibile individuare una componente di raggi X più molli, prodotta da [[Fisica del plasma|plasma]] a temperature di 1-2 milioni di K, e una componente più dura, prodotta da plasma a temperature di 6-8 milioni di K<ref>{{cita|Drew (1994)}}.</ref>.

== Compagna ==
Epsilon Canis Majoris è una [[stella binaria]]. La principale fin qui analizzata ha infatti una compagna di magnitudine 7,5, che si trova a una [[diametro angolare|distanza angolare]] di 7,5&nbsp;[[arcosecondo|secondi d'arco]]<ref name=CCDM>{{cita web |url=http://cdsarc.u-strasbg.fr/viz-bin/Cat?cat=I%2F274&target=brief |titolo=Catalogue of the Components of Double and Multiple Stars (CCDM) |autore=J. Dommanget, O. Nys |accesso= 29 gennaio 2013 }}</ref>. L'angolo posizionale fra le due componenti è 161°, essendo 0° il nord e 180° il sud<ref name=CCDM/>. Nonostante le due componenti abbiano una distanza angolare relativamente ampia, la coppia non è facilmente risolvibile essendo la principale circa 250 volte più luminosa della secondaria; è richiesto uno [[Telescopio|strumento]] di almeno 75&nbsp;[[millimetro|mm]] di [[diametro]] per effettuare la separazione. Questa compagna, di classe compresa tra la A e la F, ha un [[periodo orbitale]] di almeno 7500 anni, e si trova ad una distanza di almeno 900 [[Unità astronomica|UA]] (circa 135 miliardi di km) dalla principale<ref name=JK/>.

== Etimologia e cultura ==
Il nome ''Adhara'', talvolta scritto ''Adara'', deriva dall'[[lingua araba|arabo]] ''عذارى'', ''‘aðāra’'', che significa "vergini". Venivano infatti così chiamate le tre stelle vicine Wezen, Aludra e Adhara<ref name=Allen>{{cita libro |autore-capitolo-cognome=Allen |autore-capitolo-nome=Richard Hinckley |editore=Courier Dover Publications |titolo=Star Names—Their Lore and Meaning | url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Topics/astronomy/_Texts/secondary/ALLSTA/home.html |anno=1889 |lingua= inglese|isbn=0-486-21079-0 |capitolo=Canis Major |urlcapitolo=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Topics/astronomy/_Texts/secondary/ALLSTA/Canis_Major*.html |accesso=31 gennaio 2013}}</ref>. Nel catalogo stellare ''Calendarium'' di [[Al Achsasi al Mouakket]], risalente al [[XVII secolo]], la stella è designata come ''Aoul al Adzari'' (''أول ألعذاري'' - ''awwil al-aðārii''), che è stato tradotto in [[lingua latina|latino]] come ''Prima Virginum'', "la prima delle Vergini"<ref>{{cita pubblicazione| cognome=Knobel | nome=E. B.| titolo=Al Achsasi Al Mouakket, on a catalogue of stars in the Calendarium of Mohammad Al Achsasi Al Mouakket| rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society| volume=55 | p=429| anno=1895| url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1895MNRAS..55..429K |accesso=31 gennaio 2013 }}</ref>.

In ambiente [[Cina|cinese]], all'interno della [[costellazioni cinesi|costellazione]] di ''Jing'' (che significa "pozzo"), veniva individuato un [[asterismo]], chiamato {{lang|zh|弧矢}} (''Hú Shǐ''), che significa "Arco e Freccia" e che comprendeva, oltre ad Adhara, {{STL|Delta|CMa}}, {{STL|Eta|CMa}}, [[HD 63032]], [[HD 65456]], {{STL|Omicron|Pup}}, {{STL|Kappa|Pup}}, {{STL|Eta|CMa}} e {{STL|Pi|Pup}}. Di conseguenza, Adhara veniva chiamata {{lang|zh|弧矢七}} (''Hú Shǐ qī''), che significa "la settima stella dell'Arco e Freccia"<ref>{{zh}} {{cita testo|url=http://aeea.nmns.edu.tw/2006/0607/ap060717.html|titolo=AEEA (Activities of Exhibition and Education in Astronomy) 天文教育資訊網 2006 年 7 月 17 日|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120204114243/http://aeea.nmns.edu.tw/2006/0607/ap060717.html }}</ref><ref>弧矢 (''Hú Shǐ'') è stato occidentalizzato in ''Koo She''. R. H. Allen ritiene che ''Koo She'' si riferisca all'asterismo composto da {{STL|Delta|Vel}} e {{STL|Omega|Vel}}. Seconda l'AEEA, invece, {{ST|Delta|Vel}} è membro dell'asterismo {{lang|zh|天社}} (''Tiān Shè''), che significa "Tempio del Dio della Terra Celeste", mentre {{STL|Omega|Vel}} non fa parte di alcun asterismo. 天社 (''Tiān Shè'') è stato occidentalizzato in ''Tseen She'' e R.H. Allen ha indicato questo termine come il nome cinese di {{STL|Eta|Car}}. Cfr. {{Cita libro |lingua=en |autore-capitolo-cognome=Allen |autore-capitolo-nome=Richard Hinckley |editore=Courier Dover Publications |titolo=Star Names—Their Lore and Meaning |url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Topics/astronomy/_Texts/secondary/ALLSTA/home.html |anno=1889 |isbn=0-486-21079-0 |capitolo=Argo Navis |urlcapitolo=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Topics/astronomy/_Texts/secondary/ALLSTA/Argo_Navis*.html |accesso=31 gennaio 2013 }} e {{zh}} {{cita testo|url=http://aeea.nmns.edu.tw/2006/0607/ap060717.html|titolo=AEEA (Activities of Exhibition and Education in Astronomy) 天文教育資訊網 2006 年 7 月 17 日|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120204114243/http://aeea.nmns.edu.tw/2006/0607/ap060717.html }}.</ref>.

Adhara è rappresentata nella [[bandiera del Brasile]], assieme ad altre 26 stelle, ciascuna delle quali rappresenta uno [[Stati federati del Brasile|stato confederato]]. In particolare essa rappresenta lo stato di [[Tocantins (stato)|Tocatins]]<ref>{{cita web |titolo=Astronomy of the Brazilian Flag |url=https://flagspot.net/flags/br_astro.html |editore=FOTW Flags Of The World website |accesso=1º febbraio 2013 }}</ref>.

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione |titolo=A Spherical Non-LTE Line-blanketed Stellar Atmosphere Model of the Early B Giant epsilon Canis Majoris |autore=J. P. Aufdenberg ''et al.'' |rivista=Astrophysical Journal |anno=1998 |volume=498 |pp=837-850|url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?1998ApJ...498..837A&db_key=AST&nosetcookie=1 |doi=10.1086/305565 |accesso=24 gennaio 2013|cid=Aufdenberg (1998)}}
* {{cita pubblicazione |titolo=The Second Extreme-Ultraviolet Explorer Source Catalog |autore=S. Bowyer ''et al.'' |rivista=Astrophysical Journal Supplement |anno=1996 |volume=102 |pp=129-160 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1996ApJS..102..129B |doi=10.1086/192254 |accesso=17 gennaio 2013 |cid=Bowey (1996)}}
* {{cita pubblicazione |titolo=Evidence for Wind Attenuation and a Multitemperature Plasma in the Combined EUVE and ROSAT Observations of epsilon Canis Majoris (B2 II) |autore=D. H. Cohen ''et al.'' |rivista=Astrophysical Journal |anno=1996 |volume=460 |pp=506-521 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1996ApJ...460..506C |doi=10.1086/176988 |accesso=28 gennaio 2013 |cid=Cohen (1996)}}
* {{cita pubblicazione |titolo=ORFEUS-SPAS II Extreme-Ultraviolet Spectroscopy of epsilon CMa (B2 II) |autore=D. H. Cohen ''et al.'' |rivista=Astrophysical Journal Letters |anno=1998 |volume=500 |pp=L51–L54 |url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?1998ApJ...500L..51C&db_key=AST&nosetcookie=1 |doi=10.1086/311384 |accesso=22 gennaio 2013 |cid=Cohen (1998)}}
* {{cita pubblicazione |titolo=Soft X-ray observations of the early B giants Beta and Epsilon CMa |autore=J. E. Drew, M. Hoare, M. Denby |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society |anno=1994 |volume=266 |pp=917-924 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1994MNRAS.266..917D |accesso=29 gennaio 2013 |cid=Drew (1994)}}
* {{cita pubblicazione |titolo=UVSTAR observations of Adara (epsilon CMa): 575-1250 Å |autore=A. Gregorio ''et al.'' |rivista=Astronomy and Astrophysics |anno=2002 |volume=383 |pp=881-891 |url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?2002A%26A...383..881G&db_key=AST&nosetcookie=1 |doi=10.1051/0004-6361:20020049 |accesso=22 gennaio 2013 |cid=Gregorio (2002)}}
* {{cita pubblicazione |titolo=The interstellar void in the direction to ɛ CMa: local clouds and hot gas |autore=C. Gry ''et al.'' |rivista=Astronomy and Astrophysics |anno=1995 |volume=302 |pp=497-508 |url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?1995A%26A...302..497G&db_key=AST&nosetcookie=1 |accesso=21 gennaio 2013 |cid=Gry (1995)}}

==Voci correlate==
*[[Stelle principali della costellazione del Cane Maggiore]]
*[[Lista delle stelle più brillanti del cielo]]
*[[Lista delle stelle più luminose conosciute]]

== Altri progetti ==
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[[Categoria:Supergiganti blu]]
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